L’Oceano Pacifico prospiciente le coste del Cile è da questa settimana una riserva inviolabile per le balene. Non potranno più essere cacciate nemmeno per scopi scientifici.

La presidente del Cile, Michelle Bachelet, ha firmato ieri la legge che bandisce ogni forma di caccia alle balene entro 5500 chilometri dalle coste cilene. Il divieto vale sia per la caccia a scopi commerciali che per scopi scientifici.

In Cile non si cacciavano le balene già da trent’anni, tuttavia il governo ha deciso di promulgare questa legge per sottolineare la volontà di proteggere questi animali entro le acque territoriali e, in generale, il suo impegno nel preservare la natura per le generazioni future.

Argentina, Brasile, Costa Rica, Messico e Panama hanno già una legge simile e in Antartide è stato istituito un santuario delle balene. Purtroppo malgrado si siano fatti molti sforzi a favore della protezione di questi magnifici animali, ci sono ancora molti paesi a favore della caccia alle balene per scopi commerciali, primo fra tutti il Giappone.

Inoltre le azioni di protezione non sono sempre efficaci. Per esempio la popolazione di balene blu dell’Antartide, dopo quarant’anni di protezione, è solo all’1% del numero originario. Le balene grigie del Pacifico orientale sono le uniche ad avere recuperato una popolazione abbondante e stabile. Le loro compagne, le balene grigie del Pacifico occidentale, invece sono tuttora a rischio di estinzione.
Greenpeace porta avanti da molti anni una campagna internazionale per la protezione delle balene e ha accolto con grandi festeggiamenti la creazione del santuario delle balene del Cile, inaugurato già a giugno scorso e consolidato dalla recente legge.