Gli embrioni di un pesce che vive negli stagni stagionali del Venezuela sono capaci di ridurre il metabolismo al minimo per resistere alla siccità
Per quanto tempo riuscite a tratterere il respiro? Anche le persone più allenate resistono al massimo qualche minuto. Niente in confronto al pesce Austrofundulus limnaeus, che riesce a sopravvivere senza ossigeno per più di 60 giorni, il record tra tutti i vertebrati.
I pesci Austrofundulus limnaeus vivono negli stagni che si formano stagionalmente nelle regioni aride del Venezuela. Gli embrioni sopravvivono alla siccità sepolti sotto il fango, dove l’ossigeno viene completamente consumato dai microbi.
Jason Podrabsky, un fisiologo comparato dell’Università statale di Portland in Oregon e i suoi colleghi, hanno studiato le capacità dell'Austrofundulus limnaeus chiudendo gli embrioni in fiale sigillate prive di ossigeno. Dopo 62 giorni, metà degli embrioni si riprendeva dopo che era stato fornito loro ossigeno (“The Journal of Experimental Biology”, vol 210, p. 2253). Altri vertebrati da record di apnea sono le tartarughe e alcune specie di pesci rossi, che però riescono a resistere solo alcuni giorni.
Podrabsky ha scoperto che gli embrioni di Austrofundulus limnaeus che sopravvivono senza ossigeno accumulano lattato, la sostanza prodotta dal metabolismo anaerobico, molto lentamente, e questo fatto suggerisce che le loro capacità anaerobiche emergono dall’abilità di ridurre il metabolismo a livelli minimi.
Podrabsky sta cercado il gene responsabile del rallentamento metabolico. Secondo lo scienziato, capire come questi pesci riescano a sopravvivere così a lungo privi di ossigeno sarebbe utile per spiegare come i tessuti umani reagiscono in casi di anossia, per esempio, durante un attacco cardiaco.
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