Forse così le piante avvertono gli afidi di deporre altrove le loro uova. Ma in questo modo li aiutano anche a trovare un nido (le foglie verdi) più confortevole e duraturo.
In autunno le campagne e i boschi si ricoprono di splendide sfumature di giallo e di rosso. Ma perché questo accada, non è ancora affatto chiaro.
William Hamilton, un biologo dell’Università di Oxford, aveva ipotizzato che si trattasse di un avvertimento. Producendo le antocianine, pigmenti idrosolubili rossi, che colorano le foglie autunnali (ma anche alcuni frutti come l’uva e molti fiori) le piante avvertono gli afidi di deporre le uova altrove, così che quando le larve si schiudono in primavera sono ben lontane.
Le ricerche di Hamilton sembravano confermare questa ipotesi, perché pare gli insetti preferiscano le foglie verdi piuttosto che quelle rosse. Ora però Marco Archetti dell’Università di Oxford e i suoi colleghi dell’Università di Talca in Chile hanno studiato le preferenze degli afidi nella deposizione delle uova su un campione di foglie differentemente colorate, e hanno raccolto dati diversi. Hanno infatti scoperto che, se è vero che in media gli afidi preferiscono le foglie verdi, questo non accade in primavera, quando non si riscontrano significative differenze nella scelta del colore delle foglie (Journal of Evolutionary Biology, DOI: 10.1111/j.1420-9101.2007.01469.x). Che il meccanismo protettivo funzioni così male?
Oppure, suppone Archetti, potrebbe accadere solo in autunno come espressione di una co-evoluzione di alberi e afidi: è meglio per le uova, che crescendo nella foglie verdi sono protette meglio e più a lungo, e per le piante, che non si trovano larve in primavera.
Può darsi. Non sembra comunque che le bellezze dell’autunno siano ancora state adeguatamente spiegate.
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