Lanciato lo scorso 7 gennaio il motore di ricerca open source
Può darsi che il polverone
mediatico che si sta alzando intorno al progetto Wikia Search sia ben
più sostanzioso dei risultati oggettivi del progetto, ma forse
i tempi non sono ancora maturi per una valutazione corretta. Certo
che per ora l'efficienza del nuovo motore di ricerca open source
sembra aver deluso gli utenti che si sono cimentati nelle ricerche.
"Ci aspettavamo questo tipo di
reazione” ha dichiarato Wales. In effetti andando sulla home page
di Wikia si trova l'avvertimento: “siamo coscienti che il risultato
della ricerca è scarso”. Come infatti dichiarato già
in precedenza da Jimmy Wales, il fondatore di Wikipedia e il
principale promotore Wikia, si tratta di una versione alfa, che migliorerà anche attraverso i feedback degli
utenti.
Dopotutto si tratta di un software open source accessibile a tutti e quindi modificabile. Anche i non esperti di informatica però potranno dire la loro, postando opinioni e suggerimenti sul sito. Secondo il gruppo di ricerca che sta seguendo il progetto ci vorrano almeno due anni a partire da ora per ottenere un buono standard di funzionamento.
In ogni caso lo scopo di questo motore
di ricerca non è quello di sbaragliare Google. “La ricerca
è una parte fondamentale delle infrastrutture di Internet, e
dovrebbe essere aperta, democratica e partecipatoria. Questo è
il vero concetto che sta alla base del progetto,” commenta Wales.
"Sarebbe elettrizzante arrivare ad avere anche solo il 5% del
mercato della ricerca in Internet. Sarebbe un successo favoloso”.
Per Wales dunque quello che è
fondamentale è offrire uno strumento realmente democratico e
trasparente per
farte ricerche in Internet, anche a seguito del brutto esempio di Google in Cina. Poi chiunque può scegliere di
usare il motore di ricerca che meglio si adatta ai propri scopi.
Non manca comunque chi malignamente commenta che fra i tanti scopi di Wales ci sia anche quello di fare un po' di soldi, come già è accaduto con Wikipedia.
Federica Sgorbissa
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