Marcia indietro dell'Europa sui biocombustibili
Una brusca frenata per i biofuel arriva dalla commissione europea che dichiara di averne sottostimato importanti effetti collaterali, come l’aumento del costo delle materie prime da cui si producono, la deforestazione e lo spostamento coatto di intere popolazioni per piantare colture dedicate.
“I problemi ambientali e sociali che derivano dai biocombustibili sono maggiori di quelli che immaginavamo” ha affermato Stavros Dimas, il Commissario Europeo all’Ambiente in un’intervista alla BBC. "I biocarburanti possono giocare un ruolo importante per frenare i cambiamenti climatici ma possono creare problemi ambientali se non implementati con attenzione".
Salutati da molti come soluzione ideale per la riduzione di emissione di gas serra proveniente dai combustibili fossili, oggi i biocombustibili sono oggetto di numerose ricerche che ne avvertono dei rischi associati all'uso e alla produzione. Proprio recentemente la rivista Science ha pubblicato uno studio che ha rivelato il prezzo in termini ecologici dei biocombustibili. Gli autori della ricerca, Jörn Scharlemann and William Laurance, dello Smithsonian Tropical Research Institute, hanno calcolato l’impatto di 26 biocombustibili sulla riduzione delle emissioni di gas serra e sull'ambientale globale, grazie a un indice che contempla, oltre ai danni alla salute umana e all’ecosistema, anche il depauperamento delle risorse disponibili. I risultati mostrano che per quattro o cinque dei 26 biocarburanti esaminati il ciclo delle emissioni di anidride carbonica risulta addirittura superiore a quello di un combustibile fossile e per altri 12 i costi ambientali complessivi risultano superiori a quelli di metano, petrolio e persino carbone.
Le dichiarazioni del commissario europeo alimentano quindi un dibattito, già acceso, sulla produzione e dull'utilizzo dei biocombustibili. Nel marzo scorso a Bruxelles, capi di Stato e di governo dell'UE hannno stabilito l'obiettivo di portare al 10%, entro il 2020, il tasso di utilizzo dei biocarburanti nel settore dei trasporti. Eppure come ha affermato Dimas, non è escluso che questi obiettivi siano rivisti perché "l'Europa ha la priorità di prevenire la perdita di perdita di biodiversità, uno dei maggiori broblemi del pianeta, insieme ai cambiamenti climatici".
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