Vai ai contenuti. Spostati sulla navigazione

Se il Sole fosse più piccolo

Un nuovo studio potrebbe mettere fine a lunghi anni di disaccordo sulle vere dimensioni del Sole. A essere in gioco è una differenza di "soli" 300 chilometri, abbastanza per dover rifare i calcoli.

Un bel sole

Il Sole potrebbe essere circa 300 chilometri più piccolo del previsto.

Non si tratta di un dettaglio insignificante: per scienziati e ricercatori, se i risultati dello studio appena pubblicato fossero confermati definitivamente, significherebbe dover ricalcolare presto tutte le proprietà del nostro Sole.

La sua temperatura interna, così come la sua densità potrebbero infatti risultare leggermente diverse rispetto a quanto stimato finora.

Si tratta di dati molto importanti, che servono per realizzare previsioni dettagliate su quello che potrebbe succedere nello spazio vicino alla Terra e nell'intero Sistema solare.

Il Sole non ha una superficie solida. L'unica differenza che si può notare allontanandosi dal suo nucleo è che l'atmosfera va lentamente facendosi sempre più sottile e trasparente.

Non essendoci una superficie solida che ne stabilisce i confini, gli scienziati considerano come "superficie" del Sole il punto in cui l'atmosfera diventa opaca.

Per misurarla, gli scienziati realizzano osservazioni del Sole attraverso telescopi, e misurano la distanza tra il suo centro e questo punto convenzionalmente definito dove la sua luminosità va calando fino a spegnersi.

Fino ad ora era stato calcolato che il raggio del Sole fosse pari a 695.990 chilometri, ovvero circa 109 volte quello della Terra.

Un secondo modo di misurare le dimensioni del Sole utilizza lo studio delle onde di gravità che si muovono sulla sua superficie come se fossero onde del mare.

Secondo le previsioni, queste onde fanno la loro comparsa solo nel punto stabilito della superficie solare in cui l'atmosfera diventa opaca, e sono considerate quindi un altro fenomeno attendibile su cui basare i calcoli per trovare la lunghezza del raggio.

Purtroppo però, da molti anni questi due modi diversi di misurare quella che dovrebbe essere una distanza identica hanno portato a differenti risultati.

Utilizzando le onde di gravità emerge infatti che il raggio del Sole è lungo circa 695.700 chilometri, circa 300 chilometri in meno di quando emerge riferendosi alla luminosità dell'atmosfera.

Sebbene si tratti di una differenza che rappresenta solo lo 0,04 per cento, è sufficiente per influenzare la precisione di molte altre misure e proprietà che gli scienziati vanno calcolando.

Ad esempio, sapere con precisione la lunghezza del raggio è molto importante nello studio del campo magnetico, delle macchie solari e degli effetti dei fenomeni solari sul "tempo" nello spazio.

Un nuovo studio appena pubblicato potrebbe finalmente mettere fine alla discrepanza tra le due diverse misurazioni.

Osservando la velocità a cui la luce di propaga all'interno dell'atmosfera solare è emerso infatti che la misurazione più corretta sarebbe quella di 300 chilometri più piccola.

I nuovi calcoli sono stati realizzati da un gruppo di ricercatori guidati da Margit Haberreiter del World Radiation Centre di Davos, in Svizzera.

Secondo i ricercatori, l'errore in eccesso sarebbe dovuto al fatto che esiste una differenza impercettibile tra il punto in cui l'atmosfera diventa opaca, e lo stesso punto como appare a chi lo osserva.

Questa differenza è proprio di 333 chilometri, secondo la nuova ricerca pubblicata.

... vai all'archivio SE news

Cristalli nanotecnologici come diamanti

Gemme scintillanti tutti i colori dell'iride in tutte le direzioni e a poco prezzo: è quanto si può oggi ottenere con le nanotecnologie

27 novembre 2007

L’industria nucleare in crisi

Un recente studio sullo stato dell'industria nucleare evidenzia molti aspetti critici che mettono in dubbio l'annunciata ripresa del settore

26 novembre 2007

Figli attivi da genitori attivi

I figli di genitori sedentari hanno la tendenza a seguirne l’esempio e più probabilità di diventare obesi.

23 novembre 2007

Neonati che sanno scegliere

Osservando uno spettacolo di burattini, i bambini di soli sei mesi esprimono una netta preferenza per i personaggi che aiutano e collaborano con il protagonista rispetto a quelli che gli si oppongono.

22 novembre 2007

Lunga vita ai vermi nematodi

Gli antidepressivi allungano la vita ai vermi Caenorhabditis elegans, perché simulano la sensazione di privazione tipica di una dieta ipocalorica gradita sia a questi vermi che a molti mammiferi

22 novembre 2007

Guerre e cambio climatico

Per la prima volta è stato pubblicato uno studio che stabilisce una connessione diretta tra l'innalzamento delle temperature, l'aumento della scarsità del cibo e l'insorgere di conflitti sociali.

21 novembre 2007

Pelle umana riprogammata per formare cellule staminali

Cellule in tutto e per tutto uguali a quelle staminali sono state generate a partire da cellule della pelle del paziente stesso, e sono in grado di produrre tessuti di diversi organi

21 novembre 2007

Un dinosauro fuori dal comune

Si chiama Nigersaurus taqueti ed è uno dei dinosauri più insoliti finora scoperti. La sua bocca era composta di 500 denti, e ruminava erba come le mucche.

16 novembre 2007

Un accumulo di supernovae

SN 2006gy è una delle supernovae più grandi finora osservate. A rendere l'esplosione tanto impressionante potrebbe essere stato il collasso di tante piccole stelle in una grande stella massiccia.

15 novembre 2007

Campi magnetici a bassa intensità per vedere il cervello

Un nuovo dispositivo per la risonanza magnetica utilizza campi magnetici a intensità ultra-bassa riducendo i costi e con vantaggi per medici e pazienti

15 novembre 2007

Rischio di fiammate per le auto a idrogeno

Una simulazione mostra che in caso di incidente, l’idrogeno del serbatoio potrebbe provocare enormi fiammate ad alta temperatura

14 novembre 2007

Primavere tardive per colpa dei cambiamenti climatici

A causa del riscaldamento globale le piante che vivono sotto i 35° di latitudine nord germogliano in ritardo rispetto al normale

14 novembre 2007

Nuove specie a rischio

Gli esemplari di orso malese e di tigre che popolano la terra sono sempre meno. Per salvarli è indispensabile fermare la caccia e potenziare le aree protette.

13 novembre 2007

Molecole organiche in galassie lontane

Gli studi di particolari bande scure negli spettri interstellari della luce proveniente da galassie distanti sembrano confermare l’ipotesi che le molecole organiche siano diffuse in tutto l’Universo

13 novembre 2007

© Copyright Sissa Medialab srl - Trieste (Italy) - 2006-2009
In collaborazione con Ulisse e Zadig