Vai ai contenuti. Spostati sulla navigazione

Materia oscura dai laboratori del Gran Sasso

Sembra che siano state osservate particelle di materia oscura nel rivelatore DAMA/LIBRA costruito nelle profondità del massiccio del Gran Sasso

Logo del rivelatore DAMA dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso

Un gruppo di fisici dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, i più grandi laboratori sotterranei del mondo in cui si realizzano esperimenti di fisica delle particelle, astrofisica delle particelle e astrofisica nucleare, sostiene di avere trovato particelle di materia oscura, una delle grandi questioni aperte sulla costituzione dell’Universo. La scoperta è stata presentata da Rita Bernabei dell’Isituto di Fisica Nucleare (INFN) durante il congresso dei fisici delle particelle che si è recentemente tenuto a Venezia.

Bernabei e i colleghi del suo gruppo sostengono di avere osservato materia oscura con lo strumento DAMA/LIBRA (Dark Matter Large Sodium Iodide Bulk for Rare Processes) che si trova nelle profondità del massiccio abruzzese.

La materia oscura è stata ipotizzata dai cosmologi per spiegare l’inspiegabile discrepanza tra la materia che si osserva con i telescopi in tutte le lunghezze d’onda, dalle onde radio ai raggi gamma, rispetto agli effetti gravitazionali misurati. La massa necessaria per produrre tali effetti risulta essere molto superiore a quella visibile: le proporzioni sono circa 4% di materia normale, 26% di materia oscura non rivelabile con nessun telescopio e il rimanente 70% di un qualcosa che oggi si definisce energia oscura, ma che non è ancora chiaro che cosa sia.

Per quanto riguarda il 26% di materia oscura, la maggior parte delle teorie attuali ipotizza che sia costituita da una qualche forma di particelle che interagiscono pochissimo o per niente con il resto della materia normale. È probabile quindi che la materia oscura possa essere identificata solo indirettamente, attraverso i suoi effetti gravitazionali, per esempio sulla rotazione delle galassie.

Il gruppo di Bernabei ha usato 250 kg di ioduro di sodio sotto forma di 25 cristalli di elevatissima radiopurezza e ha registrato i lampi di luce che vengono emessi dai cristalli quando vengono attraversati dalle particelle di materia oscura dell'alone galattico. Nell’esperimento hanno cercato di misurare delle collisioni dirette tra particelle di materia oscura e nuclei atomici, e sostengono che le fluttuazioni osservate possono essere imputabili al passaggio di materia oscura. I dettagli dell’esperimento e delle misure sono stati pubblicati su due articoli (1, 2) postati su ArXiv, l’archivio libero dove i fisici di tutto il mondo condividono le loro ricerche, ancora prima di essere pubblicate su riviste specializzate.

Questa importante conferma entra ora nel vivace dibattito in corso da alcuni anni sulla natura e composizione della materia oscura, dibattito portato avanti anche da altri gruppi nel mondo, che però non sono mai riusciti a trovare delle testimonianze affidabili del passaggio di particelle di materia oscura.

In queste ricerche i Laboratori del Gran Sasso sono al centro dell’attenzione internazionale per i risultati raggiunti e per i nuovi importanti esperimenti in preparazione, come WARP e Xenon che usano liquidi criogenici e CRESST che usa cristalli raffreddati a bassissima temperatura.

Altre novità potrebbero scaturire presto dall’entrata in funzione del grande acceleratore LHC al CERN di Ginevra che potrebbe produrre direttamente le particelle responsabili della materia oscura.

23 aprile 2008
... vai all'archivio SE news

Telefoni verdi per insetti

Alcune specie di insetti erbivori usano le radici e le foglie delle piante come trasmettitori di segnali

1 maggio 2008

“Abbassa lo sguardo!”, disse lo storno

Uno studio dimostra come gli uccelli cerchino lo sguardo del possibile predatore per capire se sono in pericolo oppure no.

30 aprile 2008

L’antico equilibrio della CO2

Per milioni di anni un sistema di feedback naturale ha garantito l’equilibrio della concentrazione di anidride carbonica atmosferica terrestre

30 aprile 2008

Globuli rossi di plastica

Inventati gli eritrociti artificiali, utili in alcune malattie

30 aprile 2008

Antica pittura ad olio sulla Via della Seta

Una recente scoperta rivela che gli antichi artisti afgani erano avanti di centinaia di anni rispetto ai colleghi europei nell’uso del colore.

29 aprile 2008

Visual Google

Non solo parole: presto sarà possibile fare ricerche in rete sulla base dei contenuti di un’immagine

29 aprile 2008

Stupido è meglio

Essere intelligenti potrebbe essere svantaggioso dal punto di vista delle durata della vita

28 aprile 2008

Un bugiardino più chiaro

Inventato un nuovo linguaggio iconico per le informazioni mediche ispirato alla segnaletica stradale

24 aprile 2008

Ambiente e DNA

I fattori ambientali modulano l’espressione dei geni dell’essere umano

23 aprile 2008

Un traduttore universale per alieni

Se esiste una struttura comune a tutte le lingue, allora sarà possibile creare un dispositivo che traduca ogni forma di comunicazione, comprese quelle extraterrestri

22 aprile 2008

Quando la Luna cambiò il giorno

La collisione che ha provocato la formazione della Luna potrebbe aver influenzato la velocità e il verso di rotazione della Terra

21 aprile 2008

Muore Edward Lorenz

Il 17 aprile è morto all’età di 90 anni Edward Lorenz, uno dei fondatori della meteorologia moderna e della teoria del caos, autore del famoso effetto farfalla

18 aprile 2008

La Merck accusata di manipolare i risultati della ricerca

Il gigante farmaceutico internazionale ha usato del ghost writer per pubblicare degli articoli sui test di un loro antidolorifico e modificare i dati sulla mortalità

16 aprile 2008

Dall’uovo alla pancia

La placenta, il prezioso tessuto che nutre i bambini ancora nella pancia della mamma si sarebbe evoluto da una struttura presente nell’uovo di uccelli e rettili, nostri lontanissimi antenati

15 aprile 2008

Pachidermi subacquei

Gli antenati degli elefanti forse avevano abitudini acquatiche

15 aprile 2008

Se l'ape non raggiunge il suo fiore

Un nuovo studio rivela che i fiori in un ambiente inquinato non riescono a farsi raggiungere dagli insetti.

15 aprile 2008

© Copyright Sissa Medialab srl - Trieste (Italy) - 2006-2009
In collaborazione con Ulisse e Zadig