Record di brillantezza per SN 2005ap, un'esplosione di supernova avvenuta a oltre 4 miliardi di anni luce da noi. Potrebbe trattarsi di un gamma ray burst.
Una strana esplosione celeste, registrata ben due anni fa, è risultata essere la più luminosa supernova mai identificata. Talmente brillante che gli scienziati si stanno ancora strapazzando per spiegarla.
L’esplosione, chiamata SN 2005ap, fu intravista il 3 marzo del 2005 da Robert Quimby nell’ambito del progetto Texas Supernova Survey che l’astrofisico stava conducendo per l’Università del Texas prima di trasferirsi al Caltech nel 2007.
Fino a poco tempo fa, però, non si poteva sapere quanto questa esplosione fosse stata effettivamente luminosa. Dopo le ultime osservazioni, invece, si è scoperto che è avvenuta in una galassia lontana ben 4,7 miliardi di anni luce dalla Terra.
Per apparire così brillante da tale distanza, significa che la SN 2005ap era almeno due volte più luminosa di SN 2006gy, scoperta anch’essa da Quimby nello stesso studio e precedente detentrice del record.
Quimby ritiene che siano due i fattori la cui combinazione ha provocato tale potenza. Per prima cosa la grandezza dell’oggetto. Non a caso lo scienziato crede che ci fosse una grandissima quantità di materiale di cui la stella si era sbarazzata ben prima dell’esplosione, che si è ammassata attorno alla stella per riscaldarsi e brillare intensamente nel momento in cui è stata colpita dalla deflagrazione.
In secondo luogo, l’esplosione è stata intrinsecamente straordinaria per potenza. Quimby crede che sia stato un GRB (Gamma ray burst), il primo violento vagito di una stella di neutroni o di un buco nero formatisi dal collasso delle stella.
I GRB si formano quando una gran quantità di materia implode verso il centro della stella di neutroni o di un buco nero per poi essere sparata fuori in violentissimi getti che viaggiano quasi alla velocità della luce.
Se puntati verso la Terra, tali getti arrivano dritti verso di noi. Non è questo il caso, però, altrimenti i telescopi che sondano i GRB avrebbero fotografato l’esplosione.
Quimbi spiega che l’Universo ha ancora molte sorprese in serbo per noi. “Con così tanti grandi astronomi che sondano il cielo – ha dichiarato a New Scientist – ti chiedi spesso se scoprirai qualcosa di nuovo. Eppure l’Universo è così vasto e meraviglioso che secondo me ci sono ancora tanti fenomeni da scovare”.
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