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Antonio Amoroso
 
Alfred Beran
<p>È ricercatore al Dipartimento di Oceanografia Biologica (OGS/BIO) dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste. Ha cominciato la sua carriera come biologo evoluzionista alla Eberhard-Karls-Universität, Tübingen, Germania lavorando su tassonomia e  morfogenesi di unicellulari. Ora si occupa principalmente di ecologia e fisiologia di protisti marini, cioè di piccolissimi organismi marini, come microalghe e plancton. Per studiarli, li prende dal mare, dove vivono in grandissime quantità, e li alleva in piccole ciotole con acqua salata e nutrienti.<br /></p>
Oscar Burrone
 
Antonino Casabona
 
Marika De Acetis
 
Giuseppe Vona
 
Alberto Visetti
 
Vittorio Venturi
 
Giovanna Valenti
 
Maria Luisa Tenchini
 
Stefano Farioli Vecchioli
 
Marilena Cipollaro
 
Rosa Maria Corbo
 
Renato D'Ovidio
 
Piero Giulianini
 
Tullia Costa
 
Vincenzo Guarnieri
 
Carla Malva
 
Franco Pagani
 
Mario Pazzagli
 
Cristina Serra
 
Carlo Previderè
 
Cecilia Saccone
 
Carlo Costantini
 
Bruno Arcà
 
Marina Cinco
 
Gianni Del Sal
 
Maurizio Zuccotti
<p>Professore associato presso il Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia e docente di Istologia e Embriologia al Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Parma. È autore del libro <i>Biologia della riproduzione. Tecnica ed etica</i>, assieme a Silvia Garagna e Carlo Alberto Redi.</p>
Umberto di Porzio
<p>Direttore del Laboratorio di Neurobiologia dello Sviluppo dell'Istituto di Genetica e Biofisica "Adriano Buzzati Traverso" di Napoli, si occupa di ricerche sui neuroni e sulle cellule staminali.<br /></p>
Nicoletta Archidiacono
<p>Il principale filone di ricerca di Nicoletta Archidiacono, docente di Genetica all'Università di Bari, riguarda la plasticità del genoma dei primati. Il laboratorio dove lavora dispone di una notevole quantità di sonde molecolari. Attualmente sta lavorando su due fenomeni evolutivi particolari: il riposizionamento dei centromeri, e le duplicazioni segmentali. Entrambi sono stati oggetto di pubblicazioni con editoriali su riviste importanti e hanno permesso al gruppo di ricerca di essere un punto di riferimento nel campo dell'evoluzione del genoma umano. </p>
Margherita Fronte
<p>Margherita Fronte è nata a Roma, si è laureata in Biologia e ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza organizzato dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Di professione fa la giornalista scientifica, lavorando nella redazione di Focus Extra e collaborando con il Corriere della Sera, Panorama e altre testate. In particolare, si occupa di progetti legati al giornalismo e alla comunicazione del rischio, temi su cui tiene delle lezioni al Master di Trieste. È autrice di tre libri: <i>Campi elettromagnetici, innocui o pericolosi?</i> (Edizioni Avverbi, Roma, 1997); <i>Sport, la scienza e la tecnologia dei campioni</i> (CUEN, Napoli, 2000); e (con Pietro Greco), <i>Figli del genoma</i> (Edizioni Avverbi, 2003), vincitore del Premio Serono 2004. </p><br />
Tullio Giraldi
<p>Tullio Giraldi è professore di Farmaci psicotropici e sostanze d'abuso, e Introduzione alla Neuropsicofarmacologia, all'Università degli Studi di Trieste, presso la facoltà di Psicologia. Tra i suoi ambiti di ricerca ci sono lo studio dei topi portatori di tumori trapiantabili, del ruolo dello stress nel favorire la disseminazione metastatica e nel ridurre o abolire l'efficacia del trattamento antitumorale e antimetastatico, oppure nel determinare un aumento della progressione neoplastica in situazioni cliniche. Si occupa anche dell'dentificazione dei mediatori immunitari coinvolti, e della mediazione neurovegetativa e neuroendocrina, dei polimorfismi dei geni della trasmissione monoaminergica, in relazione a difficoltà di adattamento ad eventi di vita stressanti, e infine della sofferenza mentale e del successo del trattamento con farmaci psicotropi. </p>
Silvia Garagna
<p>Silvia Garagna è professoressa di Biologia dello Sviluppo alla facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Pavia. La sua attività di ricerca riguarda lo studio del differenziamento del gamete maschile e femminile e delle prime fasi dello sviluppo embrionale dei mammiferi. È autrice di numerosi articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali.<br /></p>
Gian Luigi Sottocasa
<p>Gian Luigi Sottocasa svolge ricerche presso il Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Chimica delle Macromolecole della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Trieste. Da sempre si interessa alle funzioni delle membrane biologiche, ai processi di trasporto di soluti attraverso le membrane stesse e ai processi di conservazione dell'energia nei sistemi viventi. La sua ricerca più nota riguarda la possibilità di separare e studiare le due membrane mitocondriali. Inoltre ha isolato la bilitraslocasi, il trasportatore della bilirubina a livello della membrana cellulare epatica. </p>
Maria Arcà
<p>Maria Arcà è laureata in Scienze biologiche ed è responsabile di un progetto di ricerca Educazione scientifica e ambientale, presso il CNR. Si è occupata di problemi cognitivi ed epistemologici, proponendo contenuti e metodologie adatti alla costruzione di conoscenza scientifica significativa fin dalla scuola dell'infanzia. Da parecchi anni si occupa di didattica delle scienze, attraverso interventi personali nelle scuole (in particolare elementari e medie) e pubblicazioni di testi sull'educazione scientifica. Collabora con dipartimenti universitari di scienze dell’educazione, circoli didattici ed enti locali. </p>
Claudio Brancolini
<p>Claudio Brancolini è direttore vicario del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Udine, dove è anche professore di biologia applicata e biologia cellulare. Si occupa di studi sui geni e sui meccanismi che controllano la morte delle cellule, ovvero quei processi fisiologici che controllano lo sviluppo embrionale e la corretta funzionalità dei nostri organi e tessuti. Alterazioni nei geni che controllano la morte cellulare sono responsabili di varie patologie tra le quali la più comune è il cancro. </p>
Serena Zacchigna
<p>Serena Zacchigna è ricercatrice a Trieste presso l'International Center for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB). Si occupa dello sviluppo di nuovi approcci di terapia genica per le malattie cardiovascolari. In particolare nei suoi studi si interessa alla possibilità di trasferire geni per indurre la formazione di nuovi vasi sanguigni nei tessuti ischemici e stimolare la rigenerazione cardiaca in seguito ad un infarto del miocardio. </p>
Pietro D'Addabbo
<p>Pietro D'Addabbo è ricercatore presso il Dipartimento di Genetica e Microbiologia dell'Università di Bari, dove si occupa principalmente di bioinformatica, ovvero come trasferire e utilizzare applicazioni informatiche in ambito biologico. In particolare, in ambito genetico la bioinformatica è utilizzata per la gestione e l'analisi di sequenze nucleiche e/o proteiche. Tali analisi, specialmente su scala genomica e proteomica, sarebbero difficilmente eseguibili con metodiche sperimentali, data la mole di dati complessi da gestire, analizzare ed ottenere. </p>
Sara Sibilla
<p>Sara Sibilla si è laureata in Scienze Biologiche con indirizzo in Biologia Molecolare e Genetica all'Università degli Studi di Firenze. Attualmente svolge ricerca presso il Dipartimento di Fisiologia e Patologia di Trieste in qualità di studente del dottorato di Ricerca in Neuroscienze (B.R.A.I.N. Centre of Neuroscience di Trieste), con un progetto sullo sviluppo del midollo spinale in vitro. In particolare si occupa della caratterizzazione di segnali elettrici e non che sono alla base della maturazione dei circuiti spinali.<br /></p>
Flavia Zucco
<p>Flavia Zucco si occupa dello sviluppo di modelli <i>in vitro</i> per le valutazioni di rischio/sicurezza di xenobiotici. In particolare usa enterociti umani in grado di differenziare in colture a lungo termine. Tali modelli sono di interesse anche dal punto di vista etico, per sostituire i modelli animali nella sperimentazione. Insegna bioetica all’Università della Tuscia ed è presidente dell'associazione Donne e Scienza.<br /><br /></p>

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