31 ottobre 2007. Adriatica leva gli ormeggi dal molo di Genova e parte per un giro intorno l'Italia. 3 dicembre, l'ultima tappa è nel porto di Trieste. A bordo, equipaggio e strumentazione fuori dalla norma: ricercatori, studenti e scienziati accompagnano gli skipper mentre bussole e gps sono affiancati strumenti dei laboratori della ricerca scientifica: un rivelatore di raggi cosmici ne è solo un esempio. Non a caso il veliero è quello di Velisti per caso. Il progetto Fisica in barca, realizzato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha trasformato 22 metri di imbarcazione in un piccolo laboratorio sperimentale per avvicinare la pratica della vela alla scienza, portando vele e scienza su e giù tra i porti italiani.

A Trieste, e nelle tappe precedenti della crociera, a bordo del veliero gli studenti hanno intrapreso un piccolo viaggio tra la fisica del quotidiano e l'attualità della ricerca scientifica. "La fisica è dappertutto, commenta Anna Gregorio" ricercatrice dell'INFN di Trieste, che continua: "In questi i giorni gli studenti hanno incontrato la scienza nel quotidiano di un velista: hanno scoperto per esempio come funziona un gps, perché la barca va di bolina anche se è di controvento, che differenza c'è tra il vento apperente e il vento reale". Ma non solo. La barca è un'occasione per parlare delle stelle utilizzate dai marinai per trovare la rotta e dell'astronomia moderna; oppure della tecnologia, come quella utilizzate dalle vele spaziali, un sistema di propulsione utilizzato dai satelliti nello spazio, o di quella più applicativa che porta molti esperti di vele a lavorare con i fisici e a studiare modelli per l'ottimizzazione della strumentazione delle barche.

Abbiamo chiesto a Filippo Mennuni, il comandante di Adriatica, tre audio-cartoline per descrivere e ricordare il viaggio della FIsica in barca intorno l'Italia. Clicca qui per ascoltare la sua voce.