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Polimeri per ricostruire il sistema nervoso

Una nuova struttura di polimeri potrebbe essere in grado di curare e rigenerare le strutture del nostro sistema nervoso anche nei casi più complessi.

Struttura di neuroni

Una struttura di polimeri ed elementi chimici che riproduce le funzioni di alcuni neurotrasmettitori potrebbe rivelarsi efficace nel rigenerare e riparare i danni subiti dalle cellule del nostro sistema nervoso.

La scoperta potrebbe rilevarsi molto utile nella cura ad esempio di danni alla vista, contribuendo a ricostruire i nervi ottici e favorendo la rigenerazione di nuovi neuroni.

Uno dei problemi principali che si è dovuto affrontare in questo tipo di ricerche riguarda il fatto che alcuni tipi di tessuti nervosi presenti nel nostro corpo normalmente non reagiscono a nessun fattore di crescita, a meno che siano allo stesso tempo stimolati anche dall'attività neuronale, che però diminuisce drammaticamente quandi i tessuti sono danneggiati.

"Si tratta di una specie di gatto che si morde la coda: i tessuti hanno bisogno proprio dell'elemento danneggiato per poter rigenerarsi", spiega Yadong Wang del Georgia Institute of Technology di Atlanta, negli Stati Uniti.

Yadong Wang e la studentessa Christiane Gumera sono gli autori di questo nuovo polimero che contiene un elemento chimico in grado di simulare un neurotrasmettitore chiamato acetilcolina, responsabile della trasmissione di segnali tra neuroni.

"Si tratta del primo polimero costruito finora che sia anche in grado di riprodurre le funzioni dei neurotrasmettitori, e che quindi potrebbe funzionare anche nei tessuti più difficili da ricostruire", afferma Yadong Wang.

I test in laboratorio hanno dimostrato finora che il polimero è effettivamente in grado di stimolare la crescita di neuriti, ovvero le fibre che stabiliscono i "ponti" che collegano i neuroni tra loro, alla velocità di 0,7 millimetri al giorno.

Prossimamente i ricercatori vorrebbero sperimentare la sostanza nei topi. L'obiettivo è quello di perfezionare sempre di più queste sostanze affinché non solo siano in grado di ricostruire i tessuti danneggiati, ma sia anche possibile dirigere e controllare l'intero processo rigenerativo.

Il nuovo polimero scoperto è anche biodegradabile, ovvero può dissogliersi e scomparire nel momento in cui conclude la sua finzione riparatrice.

"Il prossimo obiettivo sarà quello di creare polimeri che siano in grado di guarire afficacemente anche i danni alla spina dorsale", conclude Yadong Wang.

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