A partire dal 2012 le automobili prodotte in Europa dovranno obbligatoriamente adeguarsi a severe limitazioni sulle emissioni di anidride carbonica di cui sono causa.

Per i produttori che non si adegueranno alla nuova normativa la Commissione Europa ha già previsto multe salate.

Ai produttori verranno concessi 4 anni a partire dal 2012 (durante i quali le multe andranno aumentando gradualmente) per adeguarsi al limite di emissione di anidride carbonica stabilito in 120 grammi per chilometro percorso.

"Questa volta non si scherza, le multe sono abbastanza alte per convincere i produttori a fare di tutto quello che possono per arrivare preparati alla data limite stabilita", afferma Stavros Dimas, Environment Commissioner della Commissione Europea. "Questo lancerà un segnale forte al mondo intero sull'importanza che l'Europa sta dando e darà a tutte le misure preventive possibili per proteggere il nostro ambiente e prevenire il cambio climatico", aggiunge.

La nuova norma entra nel dettaglio anche su come dovrà essere ridotto il livello di emissioni: in parte migliorando la tecnologia dei motori (fino a 130 grammi al chilometro) e il rimanente utilizzando biocombustibili e materiali più efficienti.

L'iniziativa deve però ancora ottenere l'approvazione di due altre istituzioni politiche: il Consiglio degli Stati membri e il Parlamento Europeo.

Come in molte delle iniziative che riguardano clima e protezione dell'ambiente, anche in questo caso la legge prevede già delle scorciatoie: i grandi produttori potranno riunirsi tra di loro per venire incontro ai limiti stabili dalla nuova legge.

Questo significa, ad esempio, che i produttori di camion e veicoli pesanti molto inquinanti potranno comprare "crediti di emissioni" dai produttori di auto e in generale automezzi meno inquinanti.

Le prime lamentele sono già arrivate dalla Germania, uno dei principali produttori di veicoli pesanti, che ha affermato che si scatenerà una vera e propria guerra di competizione, e che i produttori italiani e francesi risulteranno favoriti.

In generale, la maggior parte dei produttori si sono dichiarati contrari alla legge, affermando che influenzerebbe in maniera negativa il mercato dell'auto, e che le sanzioni previste sono quasi 100 volte più alte che quelle applicate in altri settori in cui si sta cercando di ridurre il livello di emissione di sostanze inquinanti.