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HIV: nuove scoperte sul processo infettivo

Una sostanza chimica presente naturalmente nello sperma è tra i principali elementi che aiutano il virus dell'AIDS ad attaccare le cellule sane. Allo studio nuovi farmaci per inibirla.

Il virus HIV

Grazie a una nuova scoperta è stata fatta ancora più chiarezza sui meccanismi che fanno sì che il virus del HIV sia così aggressivo, e in particolare sul perchè sia così effiace la sua capacità di trasferirsi da un corpo a un altro causando nuove infezioni.

Secondo i ricercatori, una sostanza presente naturalmente nello sperma umano e chiamata Fosfatasi Acida Prostatica (PAP) è proprio uno degli elementi che più aiutano il virus dell'AIDS ad attaccare le cellule umane.

La scoperta potrebbe rivelarsi molto utile per scoprire e sviluppare nuove tecniche di prevenzione della malattia. Ad esempio, una sostanza inibitrice dell'elemento chimico presente nello sperma potrebbe essere inclusa nei potenti microbiocidi vaginali in fase di progettazione che dovrebbero combattere e bloccare la diffusione del virus.

La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori internazionali guidati da Frank Kirchhoff della University Clinic di Ulm, in Germania. I ricercatori non si aspettavano proprio di fare questa scoperta, perchè l'obiettivo della loro ricerca era proprio l'opposto, ovvero trovare all'interno dello sperma umano elementi chimici che naturalmente e spontaneamente funzionano da oppositori del virus.

Osservando la sostanza chimica i ricercatori si sono accorti che il PAP forma delle fibre conosciute come "fibrille amiloide", che funzionano come un vero e proprio ponte per il virus nell'attaccare le cellule sane.

"All'inizio non potevamo credere alla nostra stessa scoperta", commenta Frank Kirchhoff, "in passato erano già state scoperte sostanze presentinel nostro corpo che in maniera del tutto spontanea contribuiscono alla diffusione di virus e infezioni, ma l'effetto di questa è così potente da averci lasciato senza parole", aggiunge.

"La sostanza che si crea, il fibrille amiloide, funziona come un vero e proprio traghetto, raccogliendo su di se i virus e trasportandoli fino alle cellule sane", aggiunge Wolf-Georg Forssmann, ricercatore presso la Hannover Medical School, anche lei in Germania.

Questa funzione delle fibrille senbra essere particolarmente efficace soprattutto quando il livello di infezione, ovvero di virus che entrano nel nostro corpo, è particolarmente basso, proprio come avviene ad esempio nel caso di rapporti sessuali con persone infette.

Sono attualmente più di 60 milioni le persone che sono state infettate dal virus dell'AIDS, che ha causato finora oltre 20 milioni di morti.

La maggior parte delle infezioni vengono tuttora trasmesse attraverso rapporti sessuali non protetti, specialmente nei paesi poveri del mondo. In Africa, il 60% delle donne che contraggono la malattia vengono infatti infettate dallo sperma di uomini che hanno in precedenza contratto l'infezione.

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