Mamirauà, mercoledì 11 agosto 2010

A casa del Boto

(dal diario di Alberto)

Ieri ho chiesto a Virginia cosa ci fanno con tutti i dati raccolti durante le osservazioni dei delfini che prendono durante la giornata e lei ci ha invitato al flutuante del Projeto Boto, la casa galleggiante che è il quartier generale del progetto, ancorata non lontano dalla Pousada Uakari, più in basso lungo il fiume. E’ molto simile alla nostra stanza nella Pousada, ed è molto accogliente: in mezzo c’è la cucina, molto colorata e piena di erbe (c’è persino una pianticella di basilico e peperoncini a grappolo) e frutta tropicale, ma non c’è il frigo, consumerebbe troppa energia solare; si utilizzano le ghiacciaie, con grossi blocchi di ghiaccio, per mantenere fresco il cibo. Su una mensola della cucina, barattoli di conserve …. molto speciali: ragni, tarantole, serpenti ! Sono animali trovati per casa e tenuti sotto spirito per ricordo!  Sul terrazzo c’ è persino un orticello galleggiante e una mini palestra, con attrezzi rudimentali per mantenersi in forma. Poi due camere da letto e un bagno con doccia, tutto molto rudimentale. Ci vivono e ci lavorano fino a cinque ricercatori per tre o quattro mesi, a rotazione dal 1994, anno in cui è cominciato il progetto. Sul terrazzo esterno mettono i delfini rosa che prendono con le reti, per marchiarli, misurarli, pesarli e controllare la loro salute. Sul tavolo della stanza centrale ci sono i computer portatili dei ricercatori. Non hanno Internet, solo una radio VHF, ma nei computer portatili registrano i dati della giornata. Aiuto Virginia a inserire i dati raccolti assieme in un data base Excel: l’ora dell’avvistamento, il luogo, il numero del marchio sull’animale. Ma non finisce qui. Il grosso del lavoro è il fare il double-checking. E così mentre io leggo i dati dal computer, Virginia verifica le annotazioni prese sul campo, e poi ci alterniamo per rifare un altro controllo. Un lavoro di precisione, non precisamente divertente, ma ho provato una certa soddisfazione quando abbiamo completato il foglio Excel. Sapevo di aver dato un piccolo contributo alla ricerca su questi animali unici al mondo.


Boto House

Alberto & Virginia checking EXCEL data printed on wall

Trasloco … fluttuante

(dal diario di Polina)

Io e Maxine avremmo voluto trascorrere la nostra ultima notte nella riserva di Mamirauà assieme a Virginia e Natalie, nella casa fluttuante del Projeto Boto, ma Virginia ci ha detto che più tardi sarebbe arrivato un rimorchiatore da Tefé per spostare la casa del Boto in un altro posto del fiume, con più acqua. Allora abbiamo aspettato per non perderci lo spettacolo di un trasloco fluttuante, e anche per dire ciao e buona fortuna a Virginia e tutto il team del Projeto Boto. Per consolarci, i grandi ci hanno annunciato una sorpresa per il nostro ultimo weekend amazzonico: lo passeremo nel villaggio indigeno dei Caburini, ai margini della Riserva!

Boto House Moving