A causa di forti venti caldi dovuti al celebre enigma atmosferico, l'atmosfera terrestre provocherebbe un rallentamento nella rotazione del pianeta. Ma solo di un millisecondo al giorno.
Il fenomeno atmosferico chiamato El Niño ha un enorme impatto sul tempo. Così grande che il riscaldamento degli oceani dovuto a questo fenomeno giunge addirittura a rallentare la naturale rotazione della Terra. Un fatto che nessuno era riuscito a spiegare.
Inoltre c’era il mistero relativo al motivo per il quale questo effetto non rientrasse nelle settimane successive al picco stagionale delle temperature degli oceani. Ma per Jean Dickey e colleghi del California Institute of Technology la risposta è insita nel vento.
Gli eventi dovuti a El Niño riscaldano la superficie delle acque del Pacifico all’altezza dei tropici e danno vita a forti venti caldi occidentali. La Terra, nel suo insieme, ruota a velocità costante, ma questi forti venti spingono l’atmosfera a ruotare a una velocità leggermente superiore. A causa della conservazione del momento angolare, però, il pianeta rallenta per compensare questa accelerazione e così facendo rende le giornate un po’ più lunghe.
Siccome, poi, l’atmosfera dissipa il calore molto lentamente, alla temperatura servono circa due mesi per raggiungere i suoi picchi. Un fatto che spiega il ritardo nella decelerazione terrestre.
“L’effetto è molto debole – commenta Dickey – ma i cambiamenti generali del momento angolare fra la Terra e l’atmosfera durante El Niño provocano un rallentamento di circa un millisecondo al giorno”. Ben poco spazio, dunque, per prenotare ferie più lunghe.
Scoperto il motivo per cui zone potenzialmente a rischio terremoti sono invece molto tranquille. Il merito sarebbe del celebre parco del Wyoming.
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