Un gruppo di scienziati ha scoperto un meccanismo genetico che permetterebbe alle piante di sopravvive alla siccità
In condizioni di tempo molto secco, le piante possono perdere fino al 95% del loro contenuto di acqua attraverso i piccoli pori sulla superficie delle foglie, chiamati stomata. È da molti anni che si sta cercando il gene che controlla l’apertura e la chiusura degli stomata, e sembra che finalmente un gruppo di scienziati in Finlandia e California ce l’abbiano fatta: i risultati della ricerca, pubblicati su “Nature”, riportano la scoperta di un processo genetico cruciale nel controllo dei pori.
Si tratta di un gene che controlla la quantità di anidride carbonica assorbita dalle piante e la quantità di vapore acqueo rilasciato nell’atmosfera. Se gli scienziati riusciranno a modificare le piante in modo da ridurre la quantità di acqua rilasciata nell’aria, questa scoperta potrebbe avere un impatto determinante per la produzione agricola e per la regolazione dei cambiamenti climatici. Le piante modificate sarebbero infatti in grado di sopravvivere in condizioni di siccità.
Gli esperimenti sono stati condotti su diverse varietà di crescione, ma il meccanismo genetico è lo stesso anche per molte altre piante usate per l’alimentazione, compreso il riso. Gli scienziati ritengono probabile che un’applicazione pratica di questa scoperta possa essere messa sul mercato nel giro di vent’anni.
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