È racchiuso in pochi micron il chip-laboratorio messo a punto dai ricercatori del centro Coherentia dell'INFM-CNR e dell'Università "Federico II": un dispositivo che riproduce in vitro le caratteristiche del sistema circolatorio umano e permette di studiare in dettaglio le proprietà dei globuli rossi e di effettuare test sulla loro deformabilità.

La tecnica ultra-microniaturizzata permetterà di studiare patologie, come la talassemia e il diabete, che alterano la struttura dei globuli rossi e ne compromettono la mobilità nel sistema del microcircolo umano. Con il chip-laboratorio sarà infatti possibile osservare i globuli rossi nel loro movimento attraverso la rete di micro canali del sistema circolatorio periferico.

"Abbiamo realizzato un sistema di micro-fluidi in grado di valutare come si deformano i globuli rossi quando passano attraverso i microcanali e misurare la velocità con cui scorrono in una rete artificiale molto simile a quella naturale” spiega Antonio Cassinese, ricercatore dell'INFM-CNR-Coherentia, che continua “Grazie a questa tecnologia possiamo analizzare i globuli rossi simulando le condizioni di flusso della microcircolazione".

I canali del chip-laboratorio hanno dimensioni comprese tra pochi micrometri (milionesimi di metro) e un centinaio di micrometri. Il micro-laboratorio è stato realizzato su una matrice di silicone; per effettuare questa operazione i ricercatori si sono serviti di tecniche litografiche utilizzate per la fabbricazione di microdispositivi elettronici.