Gli anelli non sono più una caratteristica esclusiva dei pianeti. La sonda Cassini, passando nel novembre 2005 a 500 chilometri dalla prima luna di Saturno, ha registrato dati che oggi sono stati interpretati: anche Rhea è circondata da una serie di anelli (Science 7 March 2008 319: 1380-1384).
Si era già osservato come gli anelli bloccchino il flusso di elettroni energetici che normalmente circolano attorno a Saturno perché intrappolati dal campo magnetico del pianeta.
Lo stesso effetto era stato registrato da Cassini per Rhea: mentre la sonda si avvicinava alla luna, il flusso di elettroni diminuiva gradualmente, mostrando tre picchi di minimo, fino a bloccarsi totalmente a causa del corpo della luna stessa. Una volta passata la luna, il flusso aumentava di nuovo gradualmente, mostrando gli stessi tre picchi di minima. Questo fenomeno non è stato invece registrato al passaggio accanto di altre due lune di Saturno, Tethys e Dione.
L’esistenza di anelli, simili a quelli che circondano il pianeta, sembra essere l’unica spiegazione per queste osservazioni. Potrebbero essersi formati assieme alla formazione stessa del corpo celeste, o per un impatto avvenuto in un secondo tempo.
Tethys e Dione sono più vicine di Rhea a Saturno,: potrebbero non avere anelli perché molto più forte è l’attrazione gravitazionale del pianeta.  Nessun anello neanche per il più distante Titano, ma in questo caso la ragione potrebbe risedere nella sua atmosfera molto densa, che attira le particelle che normalmente formano gli anelli.
In tutto le lune di Saturno sono circa 60, ma molte di queste sono piccoli corpi celesti, poco più che sassoni volanti (6-8 chilometri di diametro). Una cinquantina hanno ricevuto un nome.