Bambini e bambine usano diverse parti del cervello per comprendere il linguaggio
Le donne sono brave a parlare e a capire quando qualcuno parla, si sa. Quello che non si sapeva fino a oggi è che probabilmente maschi e femmine mettono in moto parti diverse del cervello nei compiti di comprensione linguistica. Lo afferma uno studio pubblicato questa settimana sulla rivista Neuropsychologia.
Douglas Burman e James Booth, scienziati cognitivi della Northwestern University di Evanston, negli Stati Uniti hanno monitorato l’attività cerebrale di un gruppo di ragazzi dai 9 ai 15 anni di entrambi i sessi, durante dei test di comprensione linguistica.
Le risonanze magnetiche delle ragazze hanno mostrato un’attività nelle aree linguistiche significativamente maggiore di quella dei ragazzi, mentre questi ultimi hanno evidenziato una più intensa attività nelle aree sensoriali (visive e uditive).
Secondo i ricercatori questo significa che le femmine si basano maggiormente su un sistema di analisi “universale” del linguaggio, dove conta poco il modo in cui è stata ricevuta l’informazione, mentre per i ragazzi è più importante il codice sensoriale attraverso il quale l’informazione viene ricevuta.
Non è detto che queste differenze persistano nell’adulto, come sottolinea il team di Burman. Potrebbe semplicemente stare a indicare che il maschi impiegano più tempo per maturare. Questi risultati però potrebbero essere utili per pianificare adeguate strategie educative.
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