Sempre più vicina la tecnologia dei computer ottici
I computer ottici del futuro si baseranno su materiali innovativi come i cristalli fotonici. Un team di ricercatori recentemente non solo ha sviluppato una metodologia versatile e a basso costo per produrre questi dispositivi, ma ha anche trovato un modo innovativo di combinarli con i processori al silicio convenzionali.
I cristalli fotonici sono materiali in cui le proprietà ottiche, nella scala di solo poche centinaia di nanometri, variano in maniera regolare e ripetitiva. Un cristallo fotonico per esempio può essere progettato in modo che trasmetta luce a una particolare lunghezza d’onda, mentre blocca tutte le altre.
La forma più semplice di questi materiali è quella “a strati”, come per esempio un sottile film di olio che galleggia sull’acqua. Strutture monodimensionali come questa vengono usate per specchi, coperture non riflettenti e vernici che cambiano colore con il punto di vista. Un esempio naturale di cristallo fotonico è l’opale, una pietra semipreziosa dai colori cangianti.
Il progetto è stato chiamato PHAT (Photonic hybrid architecture on two and three dimensional sylicon photonic crystals), ed è stato sviluppato dal Tyndall National Institute dell’università di Cork, in Irlanda.
Oggi il mercato richiede processori sempre più veloci e sempre più piccoli, rendendo i comuni processori al silicio ormai obsoleti. I fotoni, le particelle della luce, rappresentano i naturali sostituti dell’elettrone, perché possono veicolare maggiore informazione in minore spazio.
La tecnologia della comunicazone è stata rivoluzionata da dispositivi elettro-ottici basati su materiali semiconduttori, come l’arseniuro di gallio (GaAs) e il fosfato di indio (InP), e sulle fibre ottiche. Come però sottolinea Gudrun Kocher, portavoce di PHAT, questi dispositivi finiscono per essere più grandi delle componenti usate per fare i normali processori. Il GaAs e l’InP inoltre sono materiali piuttosto costosi.
Una combinazione di cristalli fotonici tridimensionali con delle guide per le onde magnetiche bidimensionali potrebbe produrre strumenti che sono da dieci a cento volte più piccoli di quelli disponibili al momento, che potrebbero essere usati per assemblare processori completamente ottici fatti interamente di silice, cioè degli opali artificiali chiamati “opali diretti”.
Nel progetto PHAT oltre al Tyndall National Institute ci sono altri la Commissione Francese per l’Energia Atomica, l’Università of Montpellier II, in Francia, la Mainz University, in Germania, e il Centro per la Ricerca Tecnica finlandese. “Era un progetto ambizioso, e non siamo riusciti a portare a termine tutto quello che ci proponevamo,” ha speigato Kocher. “E stato comunque un passo in avanti significativo verso la produzione di un computer ottico.”
Una nuova ricerca collega particolari sostanze chimiche alle malattie dei veterani della Guerra del Golfo del 1991
Bambini e bambine usano diverse parti del cervello per comprendere il linguaggio
Il satellite della Nasa WMAP conferma l'esistenza di un fluido di neutrini che pervade il cosmo
L'analisi dei dati della sonda Cassini rivela che anche la prima luna di Saturno è circondata da anelli
Per ridurre gli effetti tossici delle patatine fritte, basta immergerle a lungo nell’acqua prima di friggerle
Messo a punto un nuovo dispositivo per toccare la realtà virtuale
L’urbanizzazione provoca un’evoluzione forzata delle specie vegetali, mettendole a rischio di estinzione
Alla ricerca delle origini per assicurasi un futuro: musei, ricerca scientifica, progetti di sostegno alla formazione, ecco il piano dell’Etiopia per costuire il suo futuro
Sviluppata dal centro Coherentia dell'INFM-CNR e dall'Università di Napoli “Federico II” una tecnica ultra-miniaturizzata per lo studio dei globuli rossi
Secondo una ricerca della RAND Corporation, sviluppo economico e sociale sono incoraggiati in società più attente ai diritti delle donne
Un gruppo di scienziati ha scoperto un meccanismo genetico che permetterebbe alle piante di sopravvive alla siccità
La Finlandia negli ultimi anni si sta distinguendo nell'utilizzo sostenibile dell'energia, soprattutto quella rinnovabile
In futuro mini uteri di silicone potrebbero essere utilizzati nella fecondazione in vitro.
Riprese sottomarine profonde hanno rivelato la presenza di grandi quantità di krill a 3500 metri sotto il livello del mare di fronte all’Antartide
Sta per terminare la missione che per più di 17 anni ha studiato i poli del Sole e l’influenza della nostra stella sullo spazio circostante