Un nuovo studio basato su filmati d'epoca dimostra che i mancini non muoiono prima dei destri, bensì che per decenni sono stati costretti dall'industrializzazione e dalla scuola a cambiare mano.
Una delle credenze più diffuse ai nostri tempi racconta che i mancini muoiono giovani o che, comunque, vivono meno dei destrorsi. Una credenza combattuta e sconfitta da uno studio basato su alcuni film risalenti all’età Vittoriana.
Nel 1992 una ricerca svolta su oltre un milione di persone comprese fra i 10 e gli 86 anni aveva stabilito che la percentuale di mancini era molto inferiore nelle persone anziane piuttosto che nei giovani. In questo modo lo studio faceva una rappresentazione triste della condizione dei mancini, sebbene subordinata al fatto che queste percentuali rimanessero costanti nel tempo.
Allora sono cambiate? Chris McManus e Alex Hartigan dello University College di Londra hanno affrontato la domanda studiando dei documenti filmati ripresi nel nord dell’Inghilterra fra il 1897 e il 1913. La coppia di scienziati ha preso come segno distintivo della mano dominante il braccio con cui i nostri antenati salutavano davanti alle telecamere.
Dopo essere risaliti all’età degli individui ripresi, i due hanno scoperto che le persone nate nella prima decade del Novecento mostravano una percentuale inferiore di mancini rispetto ai gruppi di controllo moderni.
Per McManus il motivo è da ricercarsi nell’invasività del processo d’industrializzazione, le cui fabbriche erano state costruite pensando alla maggioranza destrorsa. Non solo, anche l’avvento della scolarizzazione di massa ha contribuito a enfatizzare la demonizzazione dei mancini, invitandoli con le buone o le cattive a cambiare mano.
Durante il periodo di fertilità le donne sono più attraenti. Lo dimostra uno studio statunitense basato sul mondo della lapdance e sulle mance elargite dagli avventori.
Secondo uno studio canadese i bambini cresciuti in famiglie multilingue non sarebbero in grado di distinguere alcuni suoni fino ai 20 mesi. Ma poi recuperano in fretta.
A causa dell'aumento del numero di orsi, le alci arrivano a ritenere il bordo della strada un luogo sicuro dove partorire. Ma la situazione potrebbe cambiare di nuovo in breve tempo.
Un nuovo studio svela il mistero di come alcuni microbi e batteri possano sopravvivere a temperature e condizioni estreme, tra i ghiacci di Antartide e Groenlandia.
Alcune case farmaceutiche hanno promesso di rifornire i paesi in via di sviluppo delle dosi necessarie a curare un milione di donne a prezzi contenuti.
L'usignolo giapponese, introdotto nell'arcipelago americano, aiuta gli arbusti del luogo a disperdere i semi, contribuendo a infoltire la sempre meno vasta foresta pluviale.
Non volete più restare intorpiditi e sporchi dopo l'operazione dal dentista? Nessun problema, basta superare l'iniziale sensazione di bruciore dovuta alla capsaicina contenuta nel peperoncino.
Un particolare tipo di cellule staminali, chiamate mesenchimali, potrebbe utilizzare le stesse proprietà sfruttate nella terapia genetica per favorire lo sviluppo di tumori.
Alcuni ricercatori americani hanno realizzato il primo mantello dell'invisibilità in grado di funzionare nella luce visibile, basandosi sulla scoperta che risale a poco tempo fa dell'invisibilità nel campo delle microonde.
Uno studia dimostra che anoressia e dipendenza da droghe potrebbero avere conseguenze molto simili nel nostro cervello. Alla base si nasconde l'eccessiva stimolazione del recettore della serotonina.
Osservata per la prima volta un'eruzione coronale che dal Sole arriva a colpire una cometa, tagliandole la coda di gas. Un fenomeno che potrebbe colpire i nostri satelliti.
Attraverso lo studio dei pollini si è scoperto che nella regione dei Caraibi le foreste hanno prosperato proprio durante quella che è stata chiamata la "piccola era glaciale".
Da oggi per studiare il DNA di specie enstinte non sarà più necessario rovinare i campioni di ossa conservati fino ad oggi. Uno shampoo alla candeggina permetterà di estrarre il codice genetico dal pelo degli animali.
Dopo lunghe osservazioni, alcuni ricercatori canadesi sostengono che l'orso polare sia costretto a ripiegare sui pesci di fiume abbandonando la carne delle foche. Basterà per sopravvivere?
Cosa c'entrano evoluzione, tono della voce e vantaggio riproduttivo? A darci la risposta è uno studio realizzato su una comunità molto particolare che vive in Tanzania.
Il Consiglio di Bioetica britannico si oppone alla creazione di una banca del Dna universale perché limiterebbe le libertà personali e tratterebbe tutti come potenziali criminali.
Un nuovo studio britannico rivela che aumenta il tasso di mortalità nelle popolazioni di granchi che subiscono la mutilazione delle chele da parte dell'uomo invece che perderle per cause naturali.