Osservata per la prima volta un'eruzione coronale che dal Sole arriva a colpire una cometa, tagliandole la coda di gas. Un fenomeno che potrebbe colpire i nostri satelliti.
Un’onda di particelle cariche che provengono sfrecciando dal Sole tagliano la coda di una cometa, come si può vedere da questo video tratto dall’osservazione del progetto STEREO della Nasa.
STEREO (Solar TErrestrial RElations Observatory) ha
registrato questo evento spettacolare lo scorso 20 aprile quando il Sole ha
scagliato fuori di sé una nube di particelle cariche, dette plasma, in un
fenomeno chiamato CME (Coronal mass ejection) o eruzioni coronali.
“Siamo rimasti sbalorditi quando abbiamo visto queste sequenze” rivela Angelos Vourlidas del Centro di ricerche navali di Washington e titolare di uno studio dell’evento ormai prossimo alla pubblicazione.
Durante un'eruzione coronale, il Sole sputa nello spazio circostante milioni di tonnellate di plasma a velocità che possono superare i 3000 chilometri al secondo. Cosa provochi tali fenomeni è ancora sconosciuto, ma l’ignota causa è oggetto degli studi degli scienziati poiché questi eventi sono in grado di friggere i satelliti, di mettere in pericolo gli astronauti e di distruggere le centrali elettriche della Terra.
Lo scorso 20 aprile un CME ha tagliato la coda di una cometa chiamata Encke che, all’epoca, si trovava dentro l’orbita di Mercurio, cioè assai vicino al Sole.
La coda delle comete, spesso detta coda di gas, è costituita da particelle cariche provenienti dalle parti ghiacciate del corpo celeste e poi trasformate in un flusso dal vento solare, cioè un altro flusso di particelle cariche che vengono dal Sole.
In precedenza gli scienziati sapevano che spesso la scia delle comete si separava dal corpo centrale e, inoltre, sospettavano che le eruzioni coronali ne fossero responsabili, poiché i loro campi magnetici erano in grado di distruggere quelli che circondano le comete.
Nessuno, però, lo sapeva per certo, giacché nessuno aveva mai osservato un CME colpire una cometa.
“Questa è la prima volta che siamo testimoni di una collisione fra un'eruzione e una cometa – rivela Vourlidas – e la sorpresa di osservare il distacco fra la coda e la cometa è a tutti gli effetti la ciliegina sulla torta.”
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