Miliardi di anni fa, meteoriti fatti di rocce terrestri di sono distaccati dal nostro pianeta. Alcuni di essi potrebbero essere ancora ritrovati sulla Luna, e contenere preziose informazioni sul nostro pianeta.
I sostenitori dei viaggi spaziali avranno da un oggi un motivo in più per sperare che venga organizzata presto una nuova missione con destinazione la Luna.
Il nostro satellite potrebbe rivelarsi infatti uno dei posti migliori (e più abbordabili) dove trovare tracce e spiegazioni di come siano nate le prime forme di vita sulla Terra.
A sostenerlo è Ian Crawford della University of London, in Inghilterra: lo studioso afferma che grazie al fatto che sulla superficie lunare le condizioni atmosferiche sono migliori che sulla Terra, sia ancora possibile trovare traccia e quindi analizzare i meteoriti che secoli e secoli fa si sono staccati dal nostro pianeta e sono andati a colpire il piccolo satellite.
Per togliere ogni dubbio, Ian Crawford insieme alla collega Emily Baldwin hanno studiato nel dettaglio la superficie del pianeta, cercando di scoprire se fosse davvero ancora possibile trovare traccia di queste rocce terrestri.
Nello studio i ricercatori hanno utilizzato un metodo di simulazione, chiamato hydrocode, in cui hanno riprodotto l'impatto delle rocce con la superficie della Luna.
In questo modo hanno cercato di calcolare e riprodurre cosa sia successo ai meteoriti che, staccatisi dalla Terra, si sono scontrati con la superficie del satellite, colpendola da varie angolazioni e con una velocità media di 5 chilometri al secondo.
"Riteniamo che la possibilità che i meteoriti terrestri non siano andati distrutti nell'impatto sia molto alta soprattutto, per quelli che hanno colpito la Luna con angolazione e velocità non troppo elevate", spiega Ian Crawford che ha presentato i suoi risultati recentemente a una conferenza organizzata dalla British Association for the Advancement of Science.
Quattro miliardi di anni fa, le grandi comete e asteroidi che hanno colpito la Terra hanno fatto sì che dalla sua superficie si distaccassero piccoli e grandi ammassi si roccia, che come proiettili impazziti si sono riversati nell'Universo.
Alcuni di questi hanno con grandissima probabilità colpito il nostro vicino satellite, la Luna.
"Se riuscissimo a trovare e analizzare queste rocce, potremmo trovare informazioni su ciò che stava avvenendo sulla Terra nel momento in cui si sono distaccate dalla sua superficie", conclude Ian Crawford, "il principale evento che coincide con quel periodo è proprio la comparsa della vita sul nostro pianeta".
Da qui il grande interesse dello scienziato per una nuovo viaggio verso quella che potrebbe essere una preziosa fonte di dati.
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