Secondo uno studio canadese i bambini cresciuti in famiglie multilingue non sarebbero in grado di distinguere alcuni suoni fino ai 20 mesi. Ma poi recuperano in fretta.
La maggior parte dei bambini è perfettamente in grado di distinguere le differenze insite nei suoni “bih” e “dih” sin dalla tenerissima età di 17 mesi. A questo sembra, però, non si può dire altrettanto per quei bambini cresciuti in contesti familiari bilingui.
Il team dell’Università di Ottawa, in Canada, guidato da Christopher Fennel, ha monitorato bambini di 14, 17 e 20 mesi mentre guardavano un video composto di due figure. La prima consisteva in una corona di plastilina che rappresentava il suono “bih”, mentre la seconda rappresentava il suono “dih” con una molecola di plastica.
In un secondo momento i bambini vedevano il video con i referenti dei suoni invertiti, cioè con la corona a rappresentare il suono “dih”. I bambini che dimostravano un’attenzione significativa e prolungata dedicata alla corona erano quelli che, secondo i ricercatori, avevano notato la differenza.
Dopo aver esaminato i risultati, il team di Fennel ha notato che i bambini cresciuti in famiglie monolingua erano in grado di determinare tali differenze fin dall’età di 17 mesi, mentre i bilingui solo da quella di 20.
Al momento Fennel ritiene che lo sforzo imposto di imparare due lingue contemporaneamente porta i bambini a non sentire differenze fino a un periodo che, però, non si prolunga mai oltre la data della prima parola proferita.
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