Vai ai contenuti. Spostati sulla navigazione

I buchi neri deformano lo spaziotempo

Il fenomeno è stato osservato per la prima volta e conferma la correttezza delle previsioni di Einstein.

I buchi neri riescono davvero a deformare lo spazio e il tempo intorno a loro. Lo hanno dimostrato alcuni astronomi americani che hanno reso note le loro scoperte a San Diego nel corso del meeting annuale dell'American Astronomical Society.

I ricercatori, tra cui Jon Miller, del centro di astrofisica di Harvard, sono riusciti a fotografare il fenomeno con il satellite di esplorazione spaziale Rossi-X ray Timing Explorer della NASA. In particolare Miller, insieme al suo collega Jeroen Homan del Massachusetts Institute of Technology, è riuscito a individuare delle particelle di gas che letteralmente cavalcano un'onda creata dalla forza gravitazionale intorno a un buco nero situato a 40 000 anni luce di distanza dalla Terra nella costellazione dell'Aquila e battezzato con la sigla GRS 1915+105.

"Queste osservazioni — ha spiegato Miller — confermano un'importante teoria secondo la quale i buchi neri hanno una forza di gravità cosí elevata da intrappolare la luce stessa. Non solo — ha aggiunto l'astronomo americano — ma i dati che abbiamo raccolto mostrano anche come questi enormi sifoni spaziali possono modificare anche la struttura dello spazio che è intorno a loro, creando un oceano spaziotemporale agitato che deforma tutto quello che cade al loro interno".

"Albert Einstein lo aveva previsto 80 anni fa e ora stiamo iniziando a raccogliere le prime testimonianze che ne confermano le previsioni", continua il ricercatore. I ricercatori hanno evidenziato uno sfarfallio dei raggi X nei pressi del buco nero. Curiosamente però questo sfarfallio non accelerava in seguito alla rapida rotazione dell'oggetto celeste, ma tendeva a rallentare. Secondo Miller e Homan, queste oscillazioni dei raggi X dipendono proprio dalla deformazione del tessuto spaziotemporale intorno al buco nero.

11 gennaio 2005

Scoperta la famiglia più antica?

Un gruppo di nove ominidi scoperti in Etiopia potrebbero essere il più antico nucleo familiare mai scoperto fino a oggi.

19 gennaio 2005

Niente trucchi ottici per i pittori rinascimentali

Un fisico americano smentisce l'ipotesi secondo la quale l'iperrealismo di certi dipinti dipendeva dall'uso di strumenti ottici.

18 gennaio 2005

Il cane che mangiava i dinosauri

La scoperta di un fossile di un mammifero che si nutriva di piccoli dinosauri rivoluziona le teorie sulle relazioni tra dinosauri e mammiferi.

17 gennaio 2005

Scoperto su Marte meteorite ferroso

Il rover Opportunity è atterrato proprio sopra un frammento proveniente da un nucleo di un asteroide ricco di metalli.

17 gennaio 2005

Statua nasconde il catalogo stellare di Ipparco

Secondo un astronomo americano una copia del catalogo sarebbe scolpita sul globo sostenuto dall'Atlante Farnese del Museo di Capodimonte.

16 gennaio 2005

Huygens arriva su Titano

La sonda europea scende sulla luna di Saturno e scopre un mondo con canyon, ciottoli arrotondati e un cielo arancione.

15 gennaio 2005

Attenti ai sotterranei

Troppi tunnel minacciano l'ambiente delle grandi città, generando forti rischi di crollo per i palazzi sovrastanti.

15 gennaio 2005

Scoperte le stelle più grandi

Sono tre supergiganti rosse non molto lontane dalla Terra. Il loro diametro è 1500 volte la circonferenza del Sole.

13 gennaio 2005

Datemi un baffo e scoprirò il mondo

Pubblicata su "PLoS Biology" una ricerca della SISSA che spiega come le vibrisse permettono ai ratti di percepire gli oggetti.

13 gennaio 2005

Scoperti batteri estremi nel Mediterraneo

I batteri vivono in quattro bacini a ovest di Creta profondi circa 3000 metri con acque ad alta concentrazione di sali.

10 gennaio 2005

Una mappa super dettagliata del nostro pianeta

I dati coprono l'80% della superficie terrestre e sono frutto di una missione dello shuttle Endeavour.

7 gennaio 2005

Una maglia antifumo dal CNR

Il tessuto è basato su fibre di lana e ciclodestrine ed evita che l'odore delle sigarette o del cibo si attacchi alla maglia.

7 gennaio 2005

Scoperta eruzione da buco nero supermassiccio

Il telescopio orbitale Chandra ha individuato un'eruzione di potenza pari a quella di centinaia di milioni di raggi gamma.

6 gennaio 2005

Lo tsunami ha diviso il mondo

Il divario tra i paesi avanzati e quelli in via di sviluppo è emerso drammaticamente nella gestione delle informazioni scientifiche sul recente maremoto.

6 gennaio 2005

Ecco le conseguenze geofisiche del sisma asiatico

L'asse di rotazione della Terra risulta sensibilmente spostato, ma non è ancora chiaro se si tratti di una conseguenza permanente, né che effetti avrà per il pianeta. E alcune isole vicine a Sumatra risultano scivolate verso sud-est, anche se è ancora presto per ridisegnare le carte.

5 gennaio 2005

L'atmosfera si è formata grazie al vento solare

Una nuova scoperta potrebbe capovolgere le idee correnti sull'arrivo dei gas volatili nella atmosfera primordiale, grazie al confronto tra isotopi della crosta terrestre e delle meteoriti. Indiziato numero uno, il vento solare.

5 gennaio 2005

Lo scioglimento dei ghiacciai innalza i mari di più di un centimetro ogni anno

L'innalzamento del livello delle acque degli oceani misurato attraverso la variazione della gravità, grazie ai dati raccolti dai due satelliti Grace e Champ. Ma restano ancora da dimostrare il significato e le conseguenze di questo fenomeno.

5 gennaio 2005

Compie un anno l'avventura del robot Spirit su Marte

Non gli davano più di tre mesi di vita: la polvere marziana impedirà il suo lavoro, dicevano, e non potrà reggere a lungo. Ma Spirit ha sorpreso tutti e, a un anno dal suo arrivo sul pianeta rosso, la sua missione dà ancora frutti importantissimi.

4 gennaio 2005

Dal 2006, Natale cadrà sempre di domenica

Un fisico americano propone di abbandonare il vecchio calendario gregoriano per un pratico calendario periodico, con i giorni della settimana che coincidono sempre con i giorni del mese. Ma fioccano le critiche da parte di chi è nato di mercoledí.

4 gennaio 2005

Dal pomodoro un sacchetto di plastica biodegradabile

Dai polisaccaridi del pomodoro, ecco la plastica biodegradabile a basso costo. Come si ottiene? Riciclando gli scarti della lavorazione dei pelati. E i risvolti sociali, ambientali ed economici della scoperta fanno già sperare.

3 gennaio 2005

© Copyright Sissa Medialab srl - Trieste (Italy) - 2006-2009
In collaborazione con Ulisse e Zadig