Un fisico americano propone di abbandonare il vecchio calendario gregoriano per un pratico calendario periodico, con i giorni della settimana che coincidono sempre con i giorni del mese. Ma fioccano le critiche da parte di chi è nato di mercoledí.
E se gli anni si ripetessero sempre uguali e le ricorrenze cadessero sempre lo stesso giorno della settimana? La proposta è tutt'altro che faceta. Anzi, secondo il professor Dick Henry, fisico della Johns Hopkins University di Baltimora, in Maryland, potrebbe risolvere i molti problemi concreti del corrente calendario gregoriano. Uno fra i tanti, quello di non permettere la coincidenza tra i giorni della settimana e i giorni del mese e quindi di imporre la ristampa dei calendari ogni anno.
"Per anni mi è toccato riscrivere l'orario delle lezioni" spiega Dick Henry al settimanale "New Scientist". "Cosí ho deciso di piantarla con questo lavoro inutile e di fare qualcosa per migliorare la situazione". In pratica, il calendario del professor Henry si compone di 364 giorni divisi in 52 settimane e ogni mese ha 30 o 31 giorni. Fin qui niente di nuovo. Ogni mese avrà una lunghezza tale da impedire che in ogni nuovo calendario i giorni della settimana slittino in avanti. Natale cadrà sempre di domenica e otto mesi saranno diversi da quelli attuali. La filastrocca dei mesi andrà riscritta cosí: trenta dí conta novembre, con april, ma senza giugno e settembre. Infine, per permettere che il calendario sia sincronizzato con il ritmo delle stagioni, ogni sei anni ci sarà una settimana aggiuntiva, che non farà parte di nessun mese: la "settimana di Newton", in onore del fisico preferito del professor Henry.
Nonostante le migliori intenzioni del professor Henry, il suo calendario sta incontrando numerose diffidenze, soprattutto da parte di chi non vuole essere vincolato alla monotonia di un compleanno che cade sempre nello stesso giorno della settimana. Il problema potrebbe anche essere peggiore per chi è nato in date che nel nuovo calendario sarebbero cancellate (come il 31 gennaio) o addirittura nella settimana di Newton. La speranza di Henry è di riuscire a far cambiare i calendari del mondo entro il primo gennaio prossimo.
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