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Scoperti batteri estremi nel Mediterraneo

I batteri vivono in quattro bacini a ovest di Creta profondi circa 3000 metri con acque ad alta concentrazione di sali.

Abitano in quattro bacini del Mediterraneo, dove le condizioni di salinità e la concentrazione di magnesio sono proibitive per tutti gli altri esseri viventi. Sono una nuova classe di batteri estremofili, cioè di batteri che vivono in condizioni estreme di temperatura, o di salinità, o di ambiente chimico. è la scoperta pubblicata su "Science" da un'equipe di ricercatori di tutta Europa, diretti da Paul van der Wielen, nel quadro di una ricerca europea sugli ecosistemi microbici dei fondali marini.

I ricercatori hanno esplorato tra il 2001 e il 2004 quattro bacini oceanici del Mediterraneo, formatisi nel Miocene (da meno 24 a meno 5 milioni di anni fa) e situati a un centinaio di chilometri e ovest di Creta: Discovery, Atalante, Urania e Bannock. Le acque di questi bacini, di più di 3000 metri di profondità, sono praticamente stagnanti e non si mescolano alle altre. Cosí il loro tenore salino e di magnesio è quasi 100 volte superiore a quello del resto delle acque del Mediterraneo. E in più sono anche molto povere di ossigeno.

"Nessuna forma di vita era mai stata trovata a tali concentrazioni di sali", spiega Christian Tamburini, del Centre d'océanologie di Marsiglia. "Per questo fino ad oggi credevamo che già a concentrazioni due volte inferiori a queste la vita fosse impossibile".

I batteri appena scoperti sarebbero quindi degli ipersalinofili: una nuova categoria di estremofili insieme ai termofili (che vivono ad altissime temperature) e agli psicrofili (che amano il freddo). Il loro DNA è già stato studiato e sarà presto confrontato a quello dei batteri già noti per capirne l'evoluzione. Cosí come sono stati già identificati i metaboliti microbici grazie a dei marker radioattivi. Si è cosí visto che la chimica di questi microrganismi è tutt'altro che elementare: producono metano, riducono solfati, degradano le macromolecole organiche e assimilano l'acido glutammico.

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