Il tessuto è basato su fibre di lana e ciclodestrine ed evita che l'odore delle sigarette o del cibo si attacchi alla maglia.
Una maglia antifumo per poter frequentare i locali in cui il ricambio d'aria è ridotto e tornare a casa senza avere addosso odori di sigarette e di cibo. A realizzarla i ricercatori dell'Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri (ICTP) del CNR di Napoli, che hanno creato un tessuto naturale in grado di assorbire gli odori inclusi quelli, sgradevoli, del fumo o della cucina.
"La nuova frontiera dei tessuti è rappresentata dal saper coniugare le innovazioni di prodotto tipiche della scienza ed ingegneria dei materiali con la lunga tradizione del made in Italy relativa ai polimeri naturali", spiega Cosimo Carfagna, direttore dell'Istituto del CNR di Napoli. "Nell'ambito di questa attività di ricerca, un tema che ci sta impegnando è quello relativo alle fibre di lana con ciclodestrine. La ciclodestrina inglobata nel tessuto sarà come una spugna in grado di ingabbiare il cattivo odore non consentendo che esso si leghi alle fibre e quindi neutralizzandone l'effetto".
Le ciclodestrine sono oligosaccaridi ciclici, che hanno una particolare struttura supermolecolare con sostanze in grado di essere intrappolate all'interno delle cavità. Questo processo, comunemente definito "incapsulamento molecolare", viene già utilizzato in molti settori, quali quello alimentare, cosmetico, farmaceutico. "Anche l'industria tessile sta guardando con una attenzione crescente ai potenziali vantaggi della inclusione delle ciclodestrine nei tessuti", prosegue Carfagna.
"Numerosi brevetti sono apparsi in letteratura con la descrizione di tessuti contenenti ciclodestrine per il rilascio di profumi o agenti repellenti per insetti. L'attività di ricerca che si sta svolgendo presso l'ICTP riguarda l'uso di fibre di lana con lo scopo di realizzare un tessuto naturale in grado di assorbire gli odori", conclude.
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