Due studi su "Science" evidenziano mutazioni al cervello molto recenti legate a grandi avanzamenti culturali dell'umanità.
L'evoluzione umana è ancora in corso e interessa l'organo più importante del nostro corpo: il cervello. A sostenere questa ipotesi è un gruppo di ricercatori americani coordinati da Bruce Lahn dell'Università di Chicago che ha pubblicato sulla rivista "Science" due articoli nei quali dimostra di aver scoperto tracce di mutazioni genetiche cerebrali risalenti rispettivamente a soli 37 000 e 5800 anni fa.
Le mutazioni riguardano due geni: uno chiamato microcefalina e l'altro ASPM. Entrambi i geni regolano in qualche misura le dimensioni del cervello e quindi sono collegati all'evoluzione dell'intelligenza della nostra specie. Entrambi inoltre contribuiscono a dare agli esseri umani una delle caratteristiche più distintive e cioè il cervello molto grande, pari a circa 1350 centimetri cubici. Le loro funzioni biochimiche non sono però ancora comprese molto chiaramente: l'unica cosa che si sa con certezza è che se i due geni non funzionano il cervello viene colpito dalla microcefalia e diventa molto più piccolo del normale.
Il loro impatto positivo è invece tutto da dimostrare, anche se Lahn sembra ritenere che ci sia un legame tra gli avanzamenti culturali dell'umanità e la comparsa delle due mutazioni. Quella emersa 37 000 anni fa (data media di un intervallo compreso tra i 60 000 e i 14 000 anni fa) riguarda la microcefalina e oggi è posseduta da circa il 70% dell'umanità. Nel caso dell'ASPM invece la mutazione (risalente a 5800 anni fa, data media di un intervallo compreso tra 14 000 e 500 anni fa) è presente in circa il 30% dell'umanità.
Secondo Lahn, la microcefalina è comparsa assieme a tratti importanti come le arti, la musica, le pratiche religiose e le capacità tecniche sofisticate di fabbricazione degli utensili. Tutti fenomeni le cui tracce più antiche risalgono a circa 50 000 anni fa. L'ASPM invece sembra coincidere in qualche misura con lo sviluppo delle più antiche civiltà, in particolare quelle mesopotamiche che risalgono al 7000 a.C. circa.
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