Una nuova analogia tra il satellite di Saturno e la Terra scoperta dalla sonda Cassini.
Titano, il più grande satellite di Saturno, presenta molte somiglianze con la Terra: venti, piogge, vulcani, attività tettonica e forse laghi. Ora, grazie alla sonda Huygens, della missione congiunta della NASA e dell'ESA Cassini-Huygens, si è scoperto che ha anche i monsoni: lo ha affermato Ralph Lorenz, dell'Università dell'Arizona, al convegno dell'American Astronomical Society Division of Planetary Sciences a Cambridge.
"Titano è probabilmente il corpo del Sistema solare più simile alla Terra", spiega Jonathan Lunine, dell'Università dell'Arizona. Quello che è completamente diverso è la chimica che governa i fenomeni: molti dei ruoli che sulla Terra appartengono all'acqua, su Titano sono svolti dal metano. Fra questi i fiumi e le piogge. E come in alcune aree della Terra le piogge sono stagionali e intense, così anche su Titano le piogge di metano sono probabilmente occasionali e catastrofiche, a causa del tempo che impiega il metano a raggiungere il livello necessario alle piogge.
L'assenza di crateri sulla superficie inoltre fa pensare che probabilmente i vulcani di Titano emettono in continuazione un fluido composto di acqua e ammoniaca che "ripulisce" periodicamente i segni lasciati dagli impatti con gli asteroidi. Inoltre, i dati della sonda Huygens indicano che la superficie ghiacciata è ricoperta da una sottile pellicola composta di materiali organici.
La somiglianza fra la Terra e Titano è dovuta a una combinazione fra le dimensioni e la distanza dal Sole: la massa di un corpo celeste determina la possibilità di avere flussi di calore dall'interno, e la distanza dal Sole permette o meno l'esistenza di acqua allo stato liquido.
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