Un nuovo indizio conferma la teoria del big bang.
Un nuovo indizio conferma la teoria del big bang. Lo hanno trovato, dopo un anno di raccolta dei dati, i ricercatori dello Haystack Observatory del Massachusetts Institute of Technology (Mit), guidati da Alan Rogers. La loro scoperta è pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal Letters. Per la precisione, il segnale captato con un radiotelescopio è un'emissione radio del deuterio. Il deuterio è un isotopo dell'idrogeno ritenuto fondamentale per la comprensione dell'origine dell'universo perché si ritiene che in base alla sua quantità nell'universo si possano ottenere dei punti fermi nell'elaborazione dei modelli del big bang. Inoltre, la quantità di deuterio è legata alla materia oscura: una sua misurazione precisa potrebbe fornire indicazioni sulla densità dei barioni, che a loro volta danno informazioni sulla presenza della materia oscura e sulla sua eventuale distribuzione.
Finora però era stato molto difficile rintracciare il deuterio. Le sue emissioni infatti sono deboli, visto che nell'universo si trova più o meno un atomo di deuterio ogni 100 000 atomi di idrogeno. Le lunghezze d'onda dei due elementi sono poi molto simili e questo può confondere gli astronomi. Si possono separare chiaramente solo con i radiotelescopi, che però presentano un altro problema: il segnale del deuterio è talmente debole che viene disturbato dalle onde radio emesse da televisioni, telefoni cellulari e impianti stereo. Per liberarsi dalle interferenze e riconoscere il segnale, i ricercatori di Boston hanno quindi dovuto predisporre antenne apposite per distinguere i segnali.
Un nuova forma di fungo comparsa nel 1999 rischia di annientare il 10% dello stock mondiale.
Uno studio su "Science" dimostra che le emissioni di metano causate dalle attività umane sono più antiche della rivoluzione industriale.
Una nuova analogia tra il satellite di Saturno e la Terra scoperta dalla sonda Cassini.
Il collasso della stella attorno alla quale orbita non significa che i pianeti saranno distrutti completamente.
Due studi su "Science" evidenziano mutazioni al cervello molto recenti legate a grandi avanzamenti culturali dell'umanità.
Un editoriale su Nature.com fa una rassegna di tutti gli errori all'origine del disastro della metropoli americana.
Una nuova regione vulcanica è stata identificata grazie a nuove immagini del Pianeta rosso. E, guardando la forma regolare dei coni vulcanici, sembra di poter dedurre che si tratta di una zona geologicamente ancora attiva.
A venti anni dall'incidente nucleare che sconvolse il mondo, un bilancio condotto da otto agenzie delle Nazioni Unite e dai governi di Russia, Bielorussia e Ucraina calcola quanti morti dobbiamo ancora aspettarci a causa di quelle radiazioni.
Gli ultimi dati di Cassini rivelano un aspetto di Saturno molto diverso da quello che conoscevamo: gli anelli sono morbidi e ruotano lentamente. E i più piccoli di loro avvolgono tutto il pianeta.
È stata lanciata dall'Agenzia spaziale nipponica con l'obiettivo di studiare l'asteroide Itokawa ed è quasi arrivata a destinazione. Il tutto senza passare un secondo sotto i riflettori dell'attenzione pubblica internazionale.
Un gruppo di archeologi di Cambridge sostiene di aver trovato le prove. In una grotta francese, infatti, sono stati trovati sia reperti dei Sapiens che dei Neandertal. E l'analisi stratigrafica come quella al radiocarbonio fanno pensare a una coabitazione.
Dopo i successi di Huygens, un'altra missione si prepara a esplorare il satellite di Saturno. Stavolta sarà un aerobot, cioè un robot capace di volare e dotato di un certo grado di autonomia, tanto da poter rinunciare a un controllo da Terra della sua rotta.
È il rovescio della medaglia dell'esplosione industriale degli ultimi anni. E il programma Dragone, promosso dall'Agenzia spaziale europea, è stato promosso apposta per monitorare le concentrazioni di inquinanti sul paese asiatico.
Da anonimo iceberg nello spazio a corpo fra i più interessanti del Sistema solare. È il destino di Enceladus, visitato dalla sonda Cassini con risultati sorprendenti.
Le idee scientifiche sono un patrimonio collettivo. Farle pagare attraverso l'abbonamento alle riviste specialistiche comporta anche degli svantaggi economici. Lo sostengono dei ricercatori inglesi, in una lettera aperta al ministero britannico della scienza.
Due galassie si sono scontrate nella costellazione dei Pesci. E chi ha potuto vedere l'evento dalla Terra ha avuto un assaggio della fine che farà la nostra Via Lattea, quando, tra qualche miliardo di anni, andrà a collidere con Andromeda.
Due scienziati americani mettono fine alla polemica: il nucleo solido della Terra ha una diversa velocità di rotazione rispetto agli altri strati del pianeta. E l'osservazione si prepara già a modificare le teorie sull'origine e lo sviluppo della Terra.
Una riserva naturale troppo affollata e una troppo vuota. La soluzione: il trasporto di quattrocento pachidermi su degli speciali camion per i prossimi otto mesi.
Due team di ricercatori e un vecchio quesito. La soluzione? Leonardo ci aveva visto giusto: due superfici hanno un coefficiente di attrito più alto se sono simili a livello molecolare.
Sono in grado di riconoscere l'altezza dei singoli suoni e quindi sono i neuroni grazie ai quali possiamo ascoltare la musica. E anche riconoscere una melodia indipendentemente dallo strumento con cui viene suonata.