Si chiama APENext e può eseguire al momento mille miliardi di operazioni elementari di calcolo al secondo.
è stato presentato a Roma, all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) il supercomputer APENext. A realizzarlo l'azienda Exadron, divisione HPC (High Power Computing, supercalcolo) di Eurotech e l'INFN stesso. Il progetto prevede la realizzazione di un supercalcolatore tra i più potenti al mondo. Attualmente è in fase di allestimento un'installazione da 12TFlop (un TFlop equivale a mille miliardi di operazioni elementari di calcolo in virgola mobile eseguite in un secondo) che entra di diritto nella classifica delle prime macchine di calcolo al mondo.
A differenza di altri supercalcolatori della stessa classe, che occupano centinaia e addirittura migliaia di metri quadrati di superficie, APENext ha dimensioni ridotte ed è alloggiato in alcuni rack modulari. Inoltre il suo consumo complessivo di energia (a parità di potenza di calcolo) è molto inferiore a quello degli altri progetti conosciuti. La sua affidabilità permette di eseguire elaborazioni complesse, che durano anche alcune settimane, senza interruzione.
Le macchine verranno installate in molti laboratori avanzati di ricerca in tutta Europa, che già usano la famiglia precedente di sistemi APE: Roma, Milano, Trento, Zeuthen (Berlino, Germania), Orsay (Parigi, Francia), Swansea (Gran Bretagna). Le prime installazioni avverranno in Italia e sono previste entro la metà del 2005.
"Ora il nostro obiettivo — ha spiegato Roberto Siagri, presidente della Eurotech — è di arrivare entro il 2010 a sviluppare una potenza di calcolo pari a un PetaFlop". Si tratta di un obiettivo molto ambizioso cui ambiscono tutti i governi e i laboratori di ricerca pubblici e privati che stanno finanziando nel mondo la realizzazione di supercomputer. Il PetaFlop infatti rappresenta la capacità di una macchina di elaborare dati alla velocità di un milione di miliardi di operazioni al secondo. Secondo molti ricercatori questo consentirebbe di realizzare modelli virtuali di molecole e di capire nel dettaglio la struttura atomica delle proteine.
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