L'esistenza di questi aloni è suggerita dai calcoli di un super computer all'Università di Zurigo.
Le prime strutture che si sono formate nell'Universo erano aloni di materia oscura, pesanti quanto la Terra e larghi come il nostro Sistema Solare. L'ipotesi è suggerita in alcuni calcoli portati a termine dall'Università di Zurigo e pubblicati sulla rivista Nature.
Secondo gli autori della ricerca, la nostra galassia contiene ancora miliardi di questi aloni, alcuni dei quali passano nelle vicinanze della Terra ogni poche centinaia di anni, lasciando una traccia individuabile in flussi di raggi gamma. "Questi aloni sono stati la colla gravitazionale che ha attirato la materia permettendo la formazione delle galassie e delle stelle all'inizio della vita dell'Universo", spiega uno degli autori della ricerca, il professor Ben Moore.
I calcoli degli scienziati di Zurigo sono stati fatti sulla base dell'ipotesi che la materia oscura (la cui natura non è stata ancora pienamente compresa) sia formata da particelle chiamate neutralini.
"Venti milioni di anni dopo il Big Bang — spiega Moore — l'Universo era piatto e omogeneo. Ma una serie di squilibri molto leggeri nella distribuzione della materia ha permesso la creazione delle strutture che conosciamo oggi".
Usando un supercomputer, lo zBox, i ricercatori hanno calcolato in che modo i neutralini creati dal Big Bang si sono evoluti nel corso del tempo. Dai calcoli è emerso, che queste particelle fondamentali avrebbero dato origine ad aloni di materia oscura non troppo grandi e con dei nuclei cosí densi da farli sopravvivere fino a oggi. Infine, questi aloni avrebbero avuto e possiederebbero tuttora la capacità di interagire con la materia tradizionale e di muoversi all'interno delle galassie che li ospitano.
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