Il satellite di Plutone sarebbe nato sulla base di un evento simile a quello che ha dato origine alla nostra Luna.
La luna di Plutone, Caronte, è nata da un vero e proprio scontro spaziale. E' un pezzo di pianeta scagliato nello spazio nelle prime fasi di formazione del Sistema Solare. La teoria, presentata sulla rivista Science, si basa su alcuni dati raccolti da Robin Canup, un ricercatore del Southwest Research Institute di Boulder in Colorado.
Secondo Canup, l'oggetto che colpí Plutone aveva un diametro compreso tra i 1600 e i 2000 chilometri e si muoveva alla velocità di circa un chilometro al secondo. Forse era uno degli oggetti che ancora oggi si trovano nella Cintura di Kuiper, una fascia ricca di oggetti ghiacciati situata oltre l'orbita di Nettuno.
La collisione è avvenuta tra i 4,4 e i 4,5 miliardi di anni fa, un periodo nel quale la velocità orbitale degli oggetti della Cintura di Kuiper attorno al Sole era piuttosto bassa. Una collisione a velocità più elevate, infatti, si sarebbe risolta con ogni probabilità nel reciproco annientamento dei due corpi celesti.
Canup nel 2001 aveva avanzato una teoria simile per l'origine della Luna. Allora aveva calcolato che la collisione tra la Terra e un oggetto delle dimensioni di Marte avrebbe potuto portare alla nascita del nostro satellite.
La teoria è considerata abbastanza valida per il sistema Terra-Luna. Anzitutto consente di spiegare perché la Terra ora ruoti su se stessa a una velocità piuttosto bassa rispetto alle prime fasi della sua formazione, quando un giorno durava solo 4 o 5 ore. L'interazione della Luna con la Terra, attraverso le maree, ha rallentato infatti la rotazione fino alle attuali 24 ore e ha spinto la Luna a spostarsi di circa 15 volte più lontano dalla Terra. I dati su Plutone sono però meno attendibili di quelli sul nostro satellite, anche se Canup ritiene che anticamente il nono pianeta ruotasse su se stesso a un ritmo molto alto, tanto da far durare un giorno non più di due - quattro ore.
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