L'allarme lanciato dalla International Climate Change Taskforce, che chiede agli USA un maggiore coinvolgimento contro i cambiamenti climatici.
Dieci anni di tempo per fare qualcosa contro il riscaldamento climatico. Poi potrebbe essere troppo tardi. L'allarme arriva da un gruppo internazionale di esperti chiamato International Climate Change Taskforce. Secondo il loro parere, il ritmo dei cambiamenti climatici potrebbe accelerare vorticosamente a meno che i governi non fissino un limite alle emissioni di gas serra tale da impedire che la temperatura aumenti per più di due gradi rispetto alla media del periodo pre industriale.
"Il nostro pianeta è a rischio e c'è una bomba climatica che sta ticchettando", ha detto Stephen Byers, membro laburista del parlamento inglese e copresidente della task force assieme alla senatrice repubblicana americana Olympia Snowe. Secondo il rapporto redatto dal gruppo, superare i due gradi centigradi di aumento della temperatura potrebbe tradursi in una diminuzione drammatica dei raccolti, in una diffusione maggiore delle epidemie e in una diminuzione delle riserve idriche a disposizione della popolazione mondiale.
Il rapporto avanza poi alcune proposte politiche. Prima di tutto chiede al primo ministro britannico Tony Blair, che nel 2005 guiderà il gruppo delle otto maggiori potenze industriali del pianeta, di riunire paesi ricchi e paesi poveri per incoraggiarli a ridurre le emissioni più di quanto fatto finora. Poi chiede agli Stati Uniti di unirsi agli altri paesi industrializzati nella lotta ai cambiamenti climatici.
Da un punto di vista pratico, il rapporto chiede ai paesi ricchi di produrre circa il 25% dell'energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2025 e di realizzare un mercato delle emissioni, come quello previsto dall'Unione Europea. Inoltre, i sussidi destinati all'agricoltura dovrebbero essere focalizzati infine sulla produzione di biocombustibili. Il rapporto è stato redatto da esperti del British Institute for Public Policy Research, del Center for American Progress e dell'Australia Institute.
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