Una ricerca pubblicata su Nature suggerisce che la materia mancante dell'Universo potrebbe trovarsi in nubi intergalattiche.
La materia mancante dell'Universo potrebbe nascondersi all'interno di nubi di gas caldo presenti nello spazio intergalattico. La teoria è stata avanzata dall'astronomo italiano del Centro per l'astrofisica della Harvard University Fabrizio Nicastro, che ha pubblicato un articolo sulla rivista Nature.
Grazie al telescopio a raggi X Chandra, Nicastro ha scoperto due nubi di gas che sembrano contenere una grande quantità di barioni (cioè di protoni e neutroni, le particelle che compongono i nuclei degli atomi). Secondo le sue stime, se lo spazio intergalattico fosse effettivamente ricco di queste nubi, esse potrebbero contenere la frazione mancante di barioni "scomparsa" dopo il Big Bang. Dopo l'esplosione che ha dato inizio all'Universo, infatti, si sono formate queste particelle, ma un calcolo approssimativo di quelle contenute nelle stelle e nelle galassie dà solo la metà di tutti i barioni che ci dovrebbero essere. L'altra metà, quella mancante, potrebbe essere contenuta nelle nubi intergalattiche.
Finora agli strumenti osservativi usati dagli scienziati non hanno rilevato queste nubi, per due motivi. Primo, la loro temperatura varia da centinaia di migliaia a milioni di grandi centigradi. Secondo, le nubi sono molto rarefatte, hanno cioè una densità molto bassa. Già in passato, alcune prove della loro esistenza erano emerse relativamente alle regioni che circondano la nostra galassia e l'ammasso locale di galassie.
Nicastro però ne ha scoperte alcune nelle regioni prossime a una galassia particolarmente attiva chiamata Mkn 421 piuttosto distante. Si trova infatti a 400 milioni di anni luce dalla Terra, mentre le due nubi che le sono vicine, sono rispettivamente a 150 e 370 milioni di anni luce dalla Terra. I dati mostrano la presenza di ioni di carbonio, azoto, ossigeno e neon ed è stata misurata una temperatura di circa un milione di gradi centigradi. Il loro spessore è di circa 2 milioni di anni luce. Stimando che la loro massa sia rappresentativa di altri nubi simili nell'Universo, Nicastro ritiene che potrebbero effettivamente contenere i barioni mancanti.
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