I dati perduti per un problema ai canali di trasmissione della sonda Huygens sono stati recuperati dai radiotelescopi.
I radiotelescopi di base a Terra sono riusciti a intercettare i segnali lanciati dalla sonda Huygens da Titano e non ritrasmessi dalla nave madre Cassini. Lo ha annunciato l'Agenzia spaziale europea (ESA), che ha cosí sottolineato come grazie ai dati raccolti è stato possibile valutare la velocità del vento incontrato da Huygens nella sua discesa verso la superficie della luna di Saturno.
A quanto pare, il vento è molto forte alle quote più elevate e tende a indebolirsi notevolmente man mano che ci si avvicina alla superficie. I venti tendono a soffiare da ovest verso est, cioè nella direzione della rotazione della luna, con una velocità massima di 430 chilometri all'ora calcolata dieci minuti dopo l'inizio della discesa e cioè a una quota di 120 chilometri. I venti poi iniziano a diminuire al di sotto dei 60 chilometri di altezza. Al di sopra dei 60 chilometri si sono registrate notevoli variazioni, che probabilmente dipendono dall'esistenza di correnti verticali.
Le stime sono state ottenute dai dati raccolti dai radiotelescopi e relativi alla frequenza dei segnali radio inviati da Huygens durante la discesa. In pratica riflettono la velocità relativa del trasmettitore della sonda rispetto alla stazione ricevente sulla Terra. I segnali sono stati intercettati da varie stazioni terrestri. In particolare dagli strumenti del Robert C. Byrd Green Bank Telescope (GBT) nel West Virginia, USA, e dal CSIRO Parkes Radio Telescope in Australia e hanno permesso di coprire il buco nei dati che si era venuto a creare a seguito di un errore umano. Durante la discesa, infatti, non era stato trasmesso il segnale che avrebbe permesso la trasmissione dei dati raccolti dallo strumento imbarcato su Huygens che doveva misurare la velocità del vento su Titano.
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