La sonda europea scende sulla luna di Saturno e scopre un mondo con canyon, ciottoli arrotondati e un cielo arancione.
Le prime immagini di Titano mandate da Huygens offrono uno spaccato di un mondo forse vivo dal punto di vista geologico. Lo dicono gli scienziati dell'Agenzia Spaziale Europea dopo una prima analisi delle fotografie raccolte dalla sonda.
Le foto mostrano una linea di costa, molto regolare, forse troppo (magari è una distorsione dovuta alla scarsa risoluzione delle immagini) e alcuni canyon tortuosi che potrebbero essere stati scavati da qualche tipo di liquido (metano o altri idrocarburi più che acqua). Per quanto riguarda l'atmosfera, la sonda ha individuato la presenza di metano, in quantità inferiori a quelle previste degli scienziati, probabilmente frutto dell'attività geologica del pianeta e non, come sulla Terra, prodotto da attività biologica. Inoltre, ci sono dei banchi di nebbia, a quote abbastanza basse, forse composti da vapori di metano e di etano e un cielo color arancione. La temperatura oscilla tra i -180°C e i -200°C.
Per il momento la scoperta più interessante sono i sassi: arrotondati e piccoli come se fossero stati sottoposti all'azione di un liquido. La sonda potrebbe essere scesa su un letto di un fiume, un letto la cui consistenza è molto simile a quella della sabbia bagnata.
Il microfono collegato allo strumento italiano HASI ha registrato alcuni suoni dell'atmosfera nella speranza era di captare un tuono, cosa che avrebbe significato la presenza di un fulmine e quindi la possibilità che con le scariche elettriche si formassero molecole organiche complesse. Invece si è capito che i rumori registrati almeno per il momento sono solo un sibilo e un fruscio.
L'unico neo sembra essere stato la rottura di uno dei due canali attraverso i quali la sonda avrebbe dovuto inviare le immagini. E quindi, invece delle previste 700, gli scienziati ne avranno a disposizione solo 350.
La sonda Huygens svela processi idrogeologici simili a quelli terrestri, ma con metano al posto dell'acqua.
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