Fino ad oggi i biologi marini ritenevano che per i pesci il rosso fosse un colore irrilevante. Questo perché, visto che l'acqua del mare assorbe le frequenze di luce “rossa”, gli oggetti di questo colore sotto ai dieci metri di profondità appaiono grigi. Gli studi di Nico Michiels e colleghi, dell'Università di Tubinga in Germania però dipingono un quadro completamente diverso. Questi scienziati hanno infatti raccolto numerose immagini che provano che “la fluorescenza rossa è comune fra i pesci marini”, come sottolinea Michiels. “I nostri risultati mettono in dubbio il dato che il rosso sia un colore senza importanza per i pesci, e richiedono che  il suo ruolo nell'ecologia marina venga rivisto.”

Nella ricerca, pubblicata su BMC Ecology, i ricercatori hanno individuato almeno 32 specie di pesci (appartenenti a 16 generi e 5 famiglie) che producono una fluorescenza di un rosso vivido. Dato che in questo caso la luce non proviene dall'alto (cioè dal Sole che filtra attraverso l'acqua) ma dal pesce stesso è visibile anche in profondità e facilmente riconoscibile da una distanza ravvicinata. Michiels ritiene che questa fluorescenza possa avere un ruolo comunicativo o funga da segnale attrattivo, come avviene per altri animali fluorescenti.