Risolto il mistero di come si è evoluta la corazza delle tartarughe
I resti fossili di un rettile vecchio di 210 milioni anni stanno aiutando i biologi a comprendere quello che per lungo tempo è rimasto un mistero dell'evoluzione: la corazza delle tartarughe.
Diversi milioni di anni fa gli antenati di questi rettili infatti non possedevano un'armatura come oggi e “assomigliavano piuttosto a un odierno armadillo,” come spiega Walter Joyce, un paleontologo del museo di storia naturale di Peabody, a New Haven nel Connecticut.
Il primo fossile di Chinlechelys tenertesta è stato trovato da un collega di Joyce, Spencer Lucas, del museo di storia naturale e di scienza di Albuquerque, più di dieci anni fa. Di recente però ne sono stati trovati diversi esemplari che hanno permesso un'analisi più precisa di questo antenato delle nostre tartarughe. I fossili mostrano chiaramente che la corazza era molto sottile (solo un millimetro) e le costole dorsali erano completamente fuse con lo scudo osseo, come avviene normalmente nelle tartarughe moderne.
Anche la forma del corpo è significativa. “Si tratta a tutti gli effetti di una proto-tartaruga,” spiega Guillermo Rogier, biologo dell'Università di Lousville nel Kentucky. Perché questi animali siano passati dalla forma ad armadillo a quella attuale resta ancora da spiegare completamente. Probabilmente la corazza ha offerto loro maggiore protezione e stabilità.
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