Un nuovo studio rivela che i fiori in un ambiente inquinato non riescono a farsi raggiungere dagli insetti.
L'ape che impollina il fiore forse costituisce una delle immagini più stereotipate per rappresentare il concetto di natura. Tuttavia può non essere una scena così scontata: le api sempre più spesso non riescono a trovarlo, il loro fiore. Secondo un nuovo studio, condotto dal Prof. Jose Fuentes dell'University of Virginia e pubblicato sulla rivista Atmospheric Environment, l'aria sempre più inquinata delle città sta distruggendo i profumi dei fiori prima che riescano a spargersi nell'ambiente circostante.
La ricerca potrebbe spiegare perchè le api e altri insetti impollinatori sono sempre di meno: la mancanza di profumo significa, infatti, che non possono individuare i fiori, che forniscono il nettare di cui hanno bisogno per nutrirsi. A sua volta questo si ripercuote anche sulle piante, che così non vengono fecondate.
“Le molecole prodotte dai fiori che determinano il profumo, in un ambiente meno inquinato come quello del XIX secolo, potevano viaggiare per circa milleduecento metri”, spiega Jose Fuentes in un'intervista al quotidiano The Guardian. “Negli odierni ambienti inquinati delle grandi città possono viaggiare solo per due, trecento metri. Ciò rende molto difficile per gli impollinatori riuscire a trovare il fiore”.
Fuentes ha creato un modello matematico per determinare la quantità di molecole che sprigionano il profumo dei fiori che viaggiano nell'aria. Le molecole del profumo sono volatili e possono facilmente unirsi a quelle derivate dai gas di scarico delle macchine e da altre sostanze chimiche. Queste reazioni distruggono le fragranze e quindi, al posto di viaggiare a lunga distanza nel vento, il profumo viene neutralizzato molto vicino alla fonte. Ciò significa che le api resterano molto spesso a bocca asciutta.
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