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I nostri antenati convivevano con i Neandertal

Un gruppo di archeologi di Cambridge sostiene di aver trovato le prove. In una grotta francese, infatti, sono stati trovati sia reperti dei Sapiens che dei Neandertal. E l'analisi stratigrafica come quella al radiocarbonio fanno pensare a una coabitazione.

I nostri antenati hanno davvero vissuto fianco a fianco con gli uomini di Neandertal? La questione è stata discussa per decenni da archeologi e paleontologi. Ma ora un gruppo di ricercatori guidati da Paul Mellars, dell'Università di Cambridge, sostiene di averla risolta definitivamente e di averne le prove. La loro analisi si basa sui resti trovati a Chatelperron, nella Francia centrale, ed è stato pubblicato dalla rivista Nature.

Sulla base di scoperte sempre nuove, provenienti principalmente dalla Rift Valley in Kenya, le varie teorie sulla convivenza tra Sapiens e Neandertal si sono alternate per generazioni. I risultati di Mellars permetterebbero però di capire che i primi uomini moderni e i Neandertal hanno diviso gli stessi spazi nella stessa epoca, all'incirca 38 000 anni fa. A dimostrarlo, il fatto che nella grotte des Fees (grotta delle fate) a Chatelperron sono stati ritrovati sia utensili appartenuti ai Neandertal sia altri, più sofisticati, attribuiti ai primi uomini moderni della cultura Aurignaciana, cioè ai Sapiens. L'elemento decisivo per dimostrare la coabitazione sarebbe la disposizione dei resti: quelli degli uomini di Aurignac, infatti, si trovano in uno strato compreso fra due strati che contengono i resti dei Neandertal. Le osservazioni sperimentali sono state confermate dalle analisi al radiocarbonio.

Su quello che è successo dopo e sul perché i Neandertal non siano sopravvissuti esistono molte teorie. Per una di queste, la chiave del problema starebbe nel freddo, che avrebbe spinto gli uomini di Aurignac dall'Europa centrale verso la costa e i Neandertal verso sud, separandoli per sempre. Con il successivo riscaldamento del clima, i flussi migratori si sarebbero invertiti, ma i nostri antenati, probabilmente meglio attrezzati per resistere ai climi freddi, si sarebbero salvati dall'estinzione.

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Marmo di scarsa qualità per il Davide

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Malattia del grano mette a rischio le riserve mondiali

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