Un "righello quantico" potrebbe permettere di rivelare anche le onde gravitazionali più deboli.
Le onde gravitazionali sono increspature dello spazio-tempo: possono essere immaginate come le onde circolari che si creano quando si lancia un sasso in mezzo a un lago, però su larga scala e provocate da cataclismi cosmici.
Da tempo i fisici stanno tentando di catturarle (per ora la loro esistenza è dimostrata solo teoricamente) con degli interferometri, ovvero apparecchiature che dividono in due un raggio di luce e poi lo ricombinano per creare frange di interferenza.
Un'onda gravitazionale che passa attraverso un interferometro modificherebbe la distanza percorsa da un raggio rispetto all'altro, e l'effetto sarebbe identificabile in una modificazione nelle frange di interferenza.
Gli strumenti sviluppati finora hanno però dei limiti. Non sono infatti in grado di misurare una variazione più piccola della dimensione delle frange stesse, le quali a loro volta sono limitate dalla lunghezza d'onda della luce usata.
Il problema potrebbe essere superato utilizzando l'entanglement quantistico (un fenomeno in cui vari stati quantici di uno o più sistemi fisici sono strettamente dipendenti gli uni dagli altri, e quindi non-separabili), dove gli stati di due o più particelle rimangono collegati a qualsiasi distanza si trovino.
A sperimentare questa ipotesi è stato Shigeki Takeuchi, dell'Università di Hokkaido in Giappone: insieme ai suoi colleghi ha fatto un esperimento con un raggio formato da quattro fotoni entangled.
"Abbiamo dimostrato che in questo modo abbiamo quattro fotoni che passano attraverso il nostro apparato rivelatore dove altrimenti ne avremmo solamente uno", spiega Takeuchi. In questo modo si dimezza la spaziatura tra le frange. "È fondamentale aumentare il numero di fotoni entangled", conclude Takeuchi, "al momento non esiste altro modo per migliorare la precisione delle rilevazioni di onde gravitazionali".
L'articolo di Takeuchi e colleghi è stato pubblicato sulla rivista Science (Science, vol. 316 p. 726).
In assenza di un maschio, le femmine passano alla riproduzione asessuata. Una scoperta che potrebbe aiutare a prevenire l'estinzione degli squali.
Un nuovo modo di monitorare il cervello consiglia in anticipo i farmaci da utilizzare contro la depressione.
Sono sempre di più i governi del mondo che bloccano contenuti presenti su internet, soprattutto per motivi politici
Una nuova colla nanometrica promette di non sciogliersi ma di rafforzare i propri legami adesivi con l'innalzamento della temperatura circostante.
A causa del riscaldamento globale, l'Oceano Antartico è sempre meno in grado di assorbire l'anidride carbonica prodotta dall'uomo
Dall'assunzione di piccole dosi quotidiane di aspirina la speranza per la prevenzione di alcuni tipi di complicazioni durante la gravidanza
Un gruppo di ricercatori dei Paesi Bassi ha dimostrato che alcune persone potrebbero essere più propense di altre a essere vittime di incidenti e disavventure
Uno studio dimostra che il comportamento dei moscerini è imprevedibile ma non casuale, anche in assenza di stimoli sensoriali
Grazie a una piccola mutazione, un gene presente solo negli uomini potrebbe essere fondamentale nell'evoluzione cognitiva rispetto ai primati
Allargano le ali e le ritraggono: ecco il trucco dei pipistrelli per vincere l'attrito dell'aria e ispirare i futuri passi dell'ingegneria aerospaziale.
Uno studio dimostra come la competitività maschile potrebbe essere la causa di un maggiore sviluppo dell'aggressività nel cervello dei primati.
Una nuova patologia che colpisce i cervi del Nord d’America ha riportato all’attenzione degli scienziati la famosa mucca pazza.
Grazie a nuovi dati ottenuti dalla Spitzer Space Telescope, gli astronomi hanno scoperto nuove caratteristiche del pianeta extrasolare HD 149026b
Un rapporto della FAO mostra i rischi della diffusione del settore di punta della bioenergia
L’aumento della temperatura dovuto al riscaldamento climatico globale sarebbe responsabile della sindrome da sbiancamento di coralli
I polifenoli presenti nella bevanda sono dannosi se assunti i grandi quantità