La scoperta si deve al telescopio spaziale a raggi X Chandra che è riuscito a individuarle nonostante un disco di polveri le occultasse.
Dozzine di stelle massicce dalla breve vita sono nate ai bordi del buco nero centrale della Via Lattea. Lo segnala un articolo pubblicato sulla rivista "Monthly Notices" della Royal Astronomical Society britannica. Le stelle si sono formate in un disco di polveri attorno al buco nero, un ambiente abbastanza ostile alla vita dei grandi oggetti celesti, un po' come per un essere umano vivere ai margini di un vulcano.
Secondo Sergei Nayakshin, uno dei ricercatori autori della scoperta che lavora all'Università di Leicester, le stelle si trovano in orbita attorno al buco nero e non sono attratte irresistibilmente verso di esso. Si trovano a meno di un anno luce di distanza e sono in un numero compreso tra le 50 e le 100 unità.
Il disco di polveri dal quale si sono formate rende impossibile vederle con un telescopio ottico. Non sono però sfuggite all'occhio a raggi X del telescopio spaziale Chandra. Le stelle hanno tutte una massa dalle 30 alle 50 volte superiore a quella del nostro Sole. E hanno una brillantezza superiore di circa cinque volte: ognuna insomma splende come splenderebbero 100 000 stelle simili al nostro Sole.
Essendo però così grandi, la durata della loro vita sarà molto più breve: solo cinque milioni di anni. Alla fine esploderanno, perdendo gran parte della propria massa (circa l'80%) e trasformandosi in supernove, cioè in stelle ancora più brillanti, ma solo per un brevissimo periodo di tempo. Poi collasseranno su se stesse e diventeranno dei nuovi buchi neri, molto più piccoli e sempre in orbita al grande buco nero centrale. La scoperta sconfessa una teoria molto in voga fino a oggi e cioè quella secondo cui le stelle massicce nascono da qualche altra parte nella galassia e poi migrano verso la zona centrale dominata dal buco nero.
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