Il metil bromide è vitale per l'agricoltura americana e potrebbe non essere completamente eliminato dal ciclo produttivo.
Gli Stati Uniti stanno puntando a ottenere una nuova proroga sull'uso di una delle ultime sostanze chimiche in commercio nei paesi sviluppati in grado di danneggiare lo strato di ozono, il metil bromide. La sostanza viene usata come pesticida per le coltivazioni di pomodori, fragole e altri prodotti in particolare in Nord America. Gli Usa vogliono utilizzarne circa 6.500 tonnellate nel corso del 2007 e avanzeranno questa richiesta nel corso del meeting di Dakar del 12 dicembre prossimo, dove si incontreranno i paesi aderenti al Protocollo di Montreal.
Secondo David Doniger, direttore del Natural Resources Defense Council (NRDC) di Washington, la richiesta del governo americano rappresenta il primo serio tentativo di rompere le disposizioni previste dal Protocollo sul bando ai clorofluorocarburi e alle altre sostanze dannose per lo strato di ozono. Inoltre dimostra come il governo Usa abbia capitolato di fronte alle richieste di certi settori agricoli e dei produttori del metil bromide.
Secondo gli agricoltori, la sostanza non può essere sostituita, vista la sua efficacia. James Elkins, un fisico atmosferico della National Oceanic and Atmospheric Administration di Boulder in Colorado, spiega che è particolarmente dannosa. Nell'alta atmosfera viene distrutta dai raggi solari e rilascia la bromina che elimina lo strato di ozono protettivo. Però a differenza dei clorofluorcarburi la sua persistenza è di un solo anno, contro i 50-100 degli altri gas, e il livello di emissioni è già calato del 50 per cento dal 1991.
Gli europei temono invece che gli Usa puntino a reintrodurre la sostanza. La richiesta di emissioni per il 2005 è già stata più alta di quella del 2003 e quindi più che di una graduale eliminazione della sostanza, sembra che si tratti di un suo graduale reinserimento.
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