Venuta alla luce 16 anni fa, il Dallasaurus turneri è risultato essere il progenitore della grande famiglia dei mosasauri.
Il fossile di una lucertola di 92 milioni di anni fa potrebbe rappresentare uno degli anelli mancanti dell'evoluzione dei dinosauri marini. Se ne sono accorti alcuni ricercatori coordinati da Michael Polcyn della Southern Methodist University di Dallas, che hanno studiato il fossile di Dallasaurus turneri, scoperto circa 16 anni fa e fino a oggi del tutto ignorato.
Il Dallasaurus appartiene al grande gruppo dei mosasauri, che qualche milione di anni dopo riuscì a dominare i mari, mentre i dinosauri dominavano la terra. La caratteristica più importante del Dallasaurus è sicuramente il fatto di non avere ancora sviluppato delle vere e proprie pinne, ma di avere piccole zampe anteriori e posteriori che servivano per compiere dei tratti anche sulla terraferma. Del resto il dinosauro viveva nelle acque basse che all'epoca coprivano l'odierno Texas.
In un articolo pubblicato sulla rivista "Netherlands Journal of Geosciences" (vol. 84, 2005), il paleontologo spiega che il fossile è venuto alla luce nel 1989 in un sito edile nei pressi di Dallas. Si tratta del più antico esemplare di mosasauro mai trovato in America del Nord, mentre solo altri sei esemplari più antichi sono stati trovati in Medio Oriente e sulle coste dell'Adriatico. Nel sito americano, però, sono venuti alla luce 100 pezzi ossei identificabili come parte dello scheletro, cosa che ha permesso la ricostruzione dell'80% della lucertola.
Secondo simulazioni condotte al computer, la lucertola era molto simile a quelle moderne, come il varano di Komodo, e viveva sulla terra parte del tempo, dedicandosi a qualche nuotata di quando in quando. Il Dallasaurus era comunque l'antenato da cui si svilupparono le forme di mosasauro successive, che divise in tre diversi rami, finirono per dominare i mari preistorici. Il più grande esemplare fu il Prognathodon che è stato battezzaro il "T-Rex dei mari".
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