La missione giapponese sembra aver raccolto frammenti della superficie dell'asteroide.
La sonda Hayabusa dovrebbe avercela fatta al suo secondo tentativo. Secondo l'agenzia spaziale giapponese Jaxa, la sonda è atterrata con successo sull'asteroide Itokawa sabato scorso, raccogliendo campioni di materiale roccioso.
Hayabusa ha toccato il suolo, poi ha sparato un proiettile di metallo che ha provocato l'eiezione verso l'alto del materiale roccioso. Infine, alcuni frammenti sono stati raccolti da un apposito collettore della sonda stessa. I tecnici non sono comunque sicuri del successo della missione, anche se si dicono fiduciosi. E la prova che a bordo di Hayabusa c'è effittavamente del materiale asteroidale si avrà solo nel 2007, quando ritornerà sulla Terra dopo un viaggio che in totale l'avrà portata a percorrere due miliardi di chilometri nello spazio.
"Abbiamo superato la fase più difficile dell'intero progetto", ha commentato Junichiro Kawaguchi, il capo della missione giapponese. In effetti avvicinarsi a Itokawa non è stato facile, visto che il sasso spaziale ruota su sè stesso e ha una bassa gravità' alla superficie. Il presidente della Jaxa Keiji Tachikawa ha anche detto che la "sonda" potrebbe incontrare altre difficoltà nel suo viaggio di ritorno.
Comunque i dati degli strumenti dicono che tutto si è svolto secondo i piani e che ora la sonda si appresta a tornare verso la Terra. A circa metà della distanza della Luna dalla Terra, Hayabusa lancerà una capsula con i campioni raccolti dall'asteroide. La capsula scenderà verso la superficie terrestre, entrando nell'atmosfera a circa 12 chilometri al secondo e atterrando infine nel deserto australiano.
In due giorni di meeting a Berlino, l'Agenzia spaziale europea ha approvato le nuove missioni.
Un rapporto dell'Unep segnala che il 13 per cento della terraferma è utilizzabile per costruire centrali eoliche.
Finora si pensava che vivesse solo in acqua. Ora una nuova ricerca svela che si muoveva anche sulla terraferma.
E quindi non sarebbero umane e neanche delle vere e proprie impronte. I risultati clamorosi arrivano da una nuova datazione.
In 50 anni ha perso il 30 per cento della propria forza: in vista inverni più freddi per l'Europa settentrionale.
Presentati anche i primi dati di Marsis: confermato il ghiaccio al Polo Nord, ma niente acqua allo stato liquido.
Sahel e Africa australe saranno colpite da siccità sempre più forti.
Rappresenta il Salento ed è stata trovata vicino a Taranto due anni fa. Solo ora però la scoperta è stata confermata.
Uno studio pubblicato su "Geophysical Research Letters" svela una caratteristica finora poco nota delle tempeste tropicali.
Ottenuta dal sito di Dome C in Antartide consente di andare indietro nel tempo di 650.000 anni.
Dati raccolti sulla costa del New Jersey confermano che l'innalzamento degli oceani dipende dalle attività umane.
Il metil bromide è vitale per l'agricoltura americana e potrebbe non essere completamente eliminato dal ciclo produttivo.
Sono allo studio gli eredi del Concorde. Ma c'è anche chi pensa al supersonico executive.
Uno studio genetico individua alcuni cambiamenti evolutivi chiave nello sviluppo della specie umana.
L'elemento è formato da materia e antimateria potrebbe ed è simile all'idrogeno.
A Roma si è discusso di un sistema di avvertimento per gli tsunami nell'Atlantico e nel Mare Nostrum.
Le fattezze del viso degli esseri umani hanno perso sempre di più le loro caratteristiche preistoriche.
Venuta alla luce 16 anni fa, il Dallasaurus turneri è risultato essere il progenitore della grande famiglia dei mosasauri.