Sono allo studio gli eredi del Concorde. Ma c'è anche chi pensa al supersonico executive.
A due anni dal ritiro definitivo del Concorde dalle rotte aeree, la corsa per la nuova generazione di aerei supersonici è partita in modo deciso. In testa è la Jaxa, l'agenzia aerospaziale giapponese, che ha sperimentato nei mesi scorsi nel deserto australiano un prototipo in grado di superare di due volte la velocità del suono. La speranza dei tecnici giapponesi è di avere un aereo funzionante e in grado di trasportare i passeggeri entro i prossimi 15 anni.
La sperimentazione coinvolge non solo il Giappone, con il coordinamento della Society of Japanese Aerospace Companies(SJAC), ma anche la Francia con l'associazione transalpina delle industrie aerospaziali. I concorrenti principali sono invece angloamericani e si chiamano Supersonic Cruise Industry Alliance (SCIA): ne fanno parte Boeing, Raytheon, Lockheed Martin e Rolls-Royce.
Questo secondo gruppo punta a costruire un prototipo di 30 metri, e nello stesso tempo è impegnato anche sul fronte della riduzione del rumore. Il problema principale da risolvere infatti non è solo quello tecnologico, ma anche quello ambientale e sanitario. I supersonici rischiano di essere troppo rumorosi e di non ottenere l'autorizzazione a sorvolare spazi abitati.
Su un altro segmento di mercato, che non è quello degli aerei passeggeri ma quello degli aerei privati, si stanno invece muovendo altri tre concorrenti. Uno è la Supersonic Aerospace International(SAI)e le altre due sono le aziende singole Aerion e Gulfstream.
Dal punto di vista tecnologico il disegno di base è sempre quello rappresentato dal Concorde. Con alcuni piccoli miglioramenti: meno consumo di carburante (e quindi velocità inferiori a quella massima dell'aereo franco-inglese che era di mach 2,4) e meno rumore. Quest'ultimo infatti era così elevato che il Concorde era stato costretto a seguire rotte che per la maggior parte del percorso sorvolassero zone disabitate o gli oceani.
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