In 50 anni ha perso il 30 per cento della propria forza: in vista inverni più freddi per l'Europa settentrionale.
La Corrente del Golfo, il principale attore del clima dell'emisfero settentrionale ha perso, negli ultimi 50 anni il 30 per cento della sua forza. Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista Nature (Vol. 438, numero 7068).
Molti modelli climatici elaborati al computer avevano già indicato che il processo di riscaldamento climatico avrebbe causato ripercussioni sulla Corrente del Golfo, con conseguenze gravi per il clima soprattutto nel Nord Europa. La corrente con il suo flusso di acqua calda proveniente dalla zona dei Caraibi, determina in maniera consistente la mitezza del clima sulle coste atlantiche europee ed è anche la ragione per la quale vasti tratti del Mare del Nord sono liberi dai ghiacci. Secondo le stime un'interruzione di questo flusso di acqua calda si tradurrebbe, nell'arco di dieci anni, nella riduzione delle temperature medie in Europa di 4-10 gradi centigradi.
I ricercatori inglesi, guidati da Harry Bryden del National Oceanography Centre di Southampton, nel corso di una crociera di studio hanno analizzato i dati relativi alla salinità e alla densità dell'acqua di profondità lungo una linea che attraversa l'intero Oceano Atlantico a circa 25 gradi di latitudine Nord. Proprio in questa regione, a causa di una variazione di questi due parametri le acque calde che arrivano dal Sud si inabissano spingendo più a Sud le acque fredde profonde. Queste ultime scendono lungo la costa orientale degli Stati Uniti e tornano ad alimentare le acque della zona dei Caraibi, chiudendo così il ciclo.
I ricercatori hanno scoperto che la quantità di acqua che torna verso i Caraibi è diminuita del trenta per cento rispetto alle osservazioni compiute nel 1957. Bryden e i suoi collaboratori non spiegano la causa del fenomeno, ma secondo molti studi, la variazione di salinità delle acque oceaniche determinato dall'aumento del flusso di acqua dolce che arriva negli oceani a causa dello scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia, avrebbe come diretta conseguenza l'indebolimento del flusso d'acqua che viene generato dalla Corrente del Golfo.
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