Più costosa del previsto la messa in orbita della nuova generazione di satelliti meteo.
Le previsioni del tempo negli Stati Uniti d'America sono a rischio. La nuova generazione di satelliti è infatti troppo costosa e ha già bucato i bilanci, cosa che potrebbe portare a dei ritardi nella loro messa in orbita. E questo significa anche che in futuro ci potrebbe essere un gap di almeno quattro anni nella copertura in orbita polare degli USA, con conseguente risultato di previsioni del tempo molto meno affidabili che in passato.
Il governo americano sta infatti programmando il lancio di una nuova flotta di satelliti chiamati National Polar-orbiting Operational Environmental Satellite System (NPOESS). Tecnologicamente molto avanzati avranno il compito di monitorare l'atmosfera, tenere sotto controllo la copertura nuvolosa, l'umidità dell'aria e la temperatura al suolo. Il fatto che saranno posti a un'altezza di 800 chilometri su un'orbita polare (come i predecessori) è essenziale per poter coprire gran parte del globo terrestre due volte al giorno.
Il problema è che i primi sei avrebbero dovuto essere lanciati nel 2008, mentre la data è stata posticipata al 2012. I costi intanto sono lievitati in proporzione: da un preventivo di 6 miliardi e mezzo di dollari a uno di 10 miliardi. Il ritardo del programma è un brutto affare per le previsioni del tempo americane. L'ultimo satellite della vecchia generazione sarà lanciato nel 2007, ma se qualcosa dovesse andare male lascerebbe il paese scoperto, non essendoci satelliti di riserva pronti a essere mandati nello spazio. E la finestra, che precedentemente era previsto non superasse un anno anche se le cose andavano male, ora rischia di allargarsi fino al 2012.
Secondo gli esperti è ancora presto per dire fino a che punto l'accuratezza delle previsioni possa essere messa in crisi: potrebbe trattarsi di pochi punti percentuali, ma potrebbe nel caso peggiore l'affidabilità potrebbe diminuire anche del 50%. Non è escluso inoltre che possano andare persi dei dati essenziali per capire l'andamento nel lungo periodo dei fenomeni climatici. I ritardi dipendono soprattutto dalle difficoltà di sviluppo dei nuovi sensori, che sono in gran parte ancora in corso di progettazione.
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